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“Due ore per una birra”: caos e disorganizzazione al Primavera Sound Festival

Una delle insegne on stage del Primavera Sound

Una kermesse musicale molto seguita che forse ha risentito della ruggine da pandemia, “due ore per una birra”: caos al Primavera Sound Festival

“Due ore per una birra”: caos e disorganizzazione in Spagna al Primavera Sound e prima giornata del festival musicale da etichettare decisamente con un no. Tutto questo con il management che si è scusato. Il Primavera Sound Festival è una kermesse musicale molto apprezzata in Spagna ed in tutta Europa per gli ampi spazi che offre alla musica anche di nicchia. Il guaio è che proprio quando l’amato festival è tornato nella sua tradizionale casa di Barcellona, con due fine settimana programmati di musica sapientemente curata l’organizzazione ha esordito con una cilecca clamorosa, che ha costretto lo staff a immediate scuse.

“Due ore per una birra”, il Primavera parte male

Ma cosa è successo? Che una valanga di critiche è arrivata agli organizzatori per come sono andate le cose nella giornata inaugurale, quella del 2 giugno. Il sito dell’evento è stato riempito di lamentele, ma non solo sul caos nell’ordinazione e nell’arrivo di birra e soprattutto acqua a quelle temperature roventi, ma anche in merito all’ordine pubblico, alle difficoltà di muoversi fra spot e spot, al servizio navetta ed alla generica ma pervasiva sensazione che tutto fosse stato organizzato in maniera carente

Sam Walker-Smart: “Peggiore versione di sempre”

Da Clash una voce autorevole come quella di Sam Walker-Smart ha affermato che era “la versione peggiore che abbia mai visto”. Pare che già dal secondo giorno le cose siano migliorate ma pare che al Parc del Fòrum di Barcellona si sia tornati a “respirare l’atmosfera delle edizioni migliori del festival”. Il dato è che l’organizzazione ha apportato dei correttivi fondamentali e che forse dopo due anni di pandemia certi meccanismi e skill erano un po’ “arrugginiti”, ma non sono mancati gli “aficionados” che sulla scorta della prima serata hanno deciso di rinunciare. La riprova? Un post social di Cristiano, che scrive: “Stavolta, da quello che leggo, sono abbastanza preoccupato a livello di sicurezza e di ordine pubblico – non tanto per mettermi nelle prime file per gli artisti che amo (…) e nemmeno tanto per le file ai bar alle quali posso anche rinunciare (magari per l’acqua si perché è necessaria) ma soprattutto per gli spostamenti interni da stage a stage, per l’uscita, i tram, le navette ed altro”.