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Cricca presenta il nuovo singolo Sbagliato: "Una canzone d'amore che parla di una storia a distanza"

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Cricca ha raccontato a Notizie.it cosa c'è dietro l'uscita del nuovo singolo, Sbagliato.

In occasione dell’uscita del singolo Sbagliato, Cricca ha raccontato a Notizie.it cosa è successo dopo Amici e come è arrivato a pubblicare il singolo Sbagliato che parla d’amore.

Cricca racconta il nuovo singolo, Sbagliato: l’intervista

Ci siamo sentiti qualche mese fa dopo la tua avventura ad Amici, quindi ti chiedo intanto cosa è successo in questi mesi?

L’estate dopo Amici me la ricorderò per sempre, perché ho iniziato questo percorso di live e ho fatto il mio primo tour. Ho conosciuto persone, ho visto nuove facce, è stato molto bello ed è un po’ la carica che serve a tutti gli artisti: vedere la gente che canta insieme a te. Poi dopo è iniziata la stagione autunnale, ho ripreso in mano alcuni brani. Sto continuando a lavorare per per fare delle uscite. La prima è stata Sbagliato da poco. Sono contento e fiero di quello che sto facendo e sempre più innamorato di questo mestiere.

E venendo ad oggi, appunto, sei uscito con il nuovo singolo che si chiama Sbagliato. Cosa rappresenta per te questo singolo?

È un brano abbastanza vecchio, nel senso che l’ho scritto un paio d’anni fa, all’inizio del mio percorso di scrittura. Ho deciso di riprenderlo tra le mani durante il mese di settembre e di lavorarci. Poi ho conosciuto anche nuovi produttori e quindi dopo è venuto un po’ tutto. Una cosa dopo l’altra ho cambiato le strofe. Il pezzo iniziava a prendere sempre più la sua forma e quando era pronto ho sentito come il bisogno di rilasciarlo a tutti.

E dicevi che è un pezzo che hai scritto, messo nel cassetto e ripreso. Ti sei visto cambiato? Hai visto il tuo percorso dagli inizi ad oggi?

Sì, sì. Infatti è molto particolare per me questo brano, perché effettivamente, come dicevo, ho ancora il ricordo di com’era e quindi ho visto tutta l’evoluzione che secondo me coincide anche con l’evoluzione che ho fatto io. C’è proprio la mia crescita in questi anni ed è bello vedere come siano cambiate le cose e come si siano evolute.

E vuoi parlarci un po’ del titolo Sbagliato?

E’ un titolo che magari può sembrare un po’ ostico, un po’ negativo. In realtà il pezzo è anche leggero e c’è questa nota di allegria che un po’ mi caratterizza. Chiaro che se scaviamo più nel profondo è un brano che parla di una relazione a distanza, dove spesso è il telefono a fare da filtro per le emozioni e quindi ci sono più incomprensioni, ci sono più ostacoli e a volte si fa più fatica. Parlo di questi due ragazzi: uno si mostra più forte dell’altro, ma in realtà si parla di due persone che sono fragili allo stesso modo. Il messaggio che voglio comunicare, ma che voglio dire anche a me stesso, è che ci si può sbagliare, ma non per questo ci si deve sentire sbagliati.

In questo brano c’è una storia d’amore. L’amore è un tema che ricorre spesso nella musica. Come si fa a parlare d’amore in modo diverso rispetto agli altri?

Non lo so, nel senso che ognuno ha una visione propria dell’amore. L’amore può essere visto in tantissimi modi. Non ci sono modi sbagliati di vedere l’amore, ognuno lo vede per il modo in cui è stato educato. Tu puoi avere delle attenzioni che magari io non ho e quindi non c’è un modo giusto o sbagliato di parlare d’amore. C’è il modo che uno conosce e io credo che tutti i modi siano siano giusti. A volte non bisogna nemmeno parlare, bisogna solo dimostrarlo con una carezza, con un bacio, con un’attenzione. Non voglio mettere dei limiti su come parlare o chi deve parlare.

Nel brano c’è una citazione che poi riprendi anche nella nella copertina del singolo. Qual è e come è nata l’idea di fare questa citazione?

E’ una bella citazione che è nata proprio in un giorno lavorativo insieme a tutto il team: abbiamo deciso di metterci a pensare a quella che poteva essere un riferimento, con una citazione appunto che è quella di Pop Porno, il brano del Genio che è uscito un po’ di anni fa e c’è questo parallelismo anche nella copertina e nel videoclip. La situazione si svolge intorno a questo tavolo da biliardo e c’è addirittura un cameo. Ad un certo punto, per i più attenti lo vedranno: c’è Gianluca De Robertis, che è proprio un uno del duo del Genio: c’è lui che mi guarda, guarda a questo tavolo come come per dire “Io questa scena l’ho già vista“.

E riprende quelli che sono i tuoi riferimenti musicali?

Sisi assolutamente. Spesso mi è stato detto che sono un po’ quello vintage e quindi, perché no, inserire un pezzo che non è proprio di oggi, ma è comunque abbastanza recente. Un pezzo che comunque ha questo mistero dietro e quindi ero d’accordissimo nell’inserirlo nel brano: ci stava perfettamente.

E che progetti hai adesso?

Sicuramente continuare a lavorare. Io credo che non ci si debba neanche imporre troppo le cose da fare: si lavora perché bisogna lavorare. Non è che si aspetta dal cielo una canzone nuova, si lavora e piano piano, come è successo per Sbagliato, si troverà la quadra.