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I dj italiani storici degli anni ’90

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La lista dei dj italiani storici nel panorama italiano degli anni '90

Tanti deejay italiani sono riusciti a fare la storia negli anni ’90, grazie alla loro musica che ha fatto ballare tantissime persone. Scopriamo insieme chi sono i dj italiani storici di quegli anni.

Dj italiani: i cambiamenti nel corso degli anni

Sono tanti i dj italiani che hanno fatto la storia negli anni ’90, come Claudio Coccoluto o Benny Benassi. Per scoprire come nasce la figura del dj, però, dobbiamo fare un passo indietro, al momento in cui è nata la radio e al fenomeno dell’apertura delle prime discoteche, avvenuto in Francia durante il periodo nazista. A quei tempi i dj mettevano dischi jazz e blues, annunciandoli con il microfono. Negli anni ’70, con il successo della Febbre del sabato sera e la disco music, i dj sono diventati un vero punto di riferimento nel settore musicale, diventando star molto acclamate. Negli anni ’80 i dj iniziarono a creare veri e propri mix, facendo combaciare le battute di due dischi. A quei tempi il giradischi si è trasformato in un vero e proprio strumento musicale, capace di produrre dei suoni con il movimento della mano. Si arriva poi agli anni ’90, quando i dj sono diventate icone della musica che hanno realizzato dei mix dance in grado di far ballare intere generazioni.

I dj italiani storici degli anni ’90

Tra i dj italiani che hanno scritto la storia della musica dance negli anni ’90 troviamo:

  • Benny Benassi: nato a Reggio Emilia il 13 luglio 1967, Marco Benassi ha iniziato la sua carriera come dj negli anni ’80 e, insieme al cugino Alle, ha fondato il due Benassi Bros. Nel 1997 ha raggiunto il successo con il brano Eletric Flyng e nel 2001 la sua fama è diventata internazionale grazie al brano I feel so fine. Nel 2006 ha creato anche l’etichetta Pump-Kin Music e nel 2008 lo studio di produzione e la società di edizioni Basic Music, con Alle Benassi. Ha collaborato con tanti artisti italiani, ma anche con tanti artisti internazionali, come Madonna, Chris Brown e i Black Eyed Peas;
  • Claudio Coccoluto: nato il 17 agosto 1962, ha iniziato a fare il dj a 13 anni, per hobby, nel negozio di elettrodomestici del padre. La sua carriera ha raggiunto il successo negli anni ’80, quando ha iniziato a farsi conoscere e ad avere le prime esperienze di fronte ad un pubblico. Il suo genere era una variante della musica elettronica, che lui definiva “underground”. È stato senza dubbio uno dei dj più famosi, amati e apprezzati del panorama musicale e ha lavorato anche per Radio Deejay. Ha scritto anche un libro sulla sua carriera, dal titolo “Io, dj” e nel corso degli anni ha partecipato a qualche trasmissione televisiva. Era conosciuto e apprezzato in tutto il mondo ed è deceduto il 2 marzo 2021, a causa di una malattia;
  • Gabry Ponte: tutto è iniziato con gli Eiffel 65, con Maurizio Lobina e Jeffrey Jey, che hanno ottenuto un successo incredibile. Gabry Ponte ha continuato a lavorare diventando un dj che ha fatto sognare e ballare moltissimi giovani, continuando a sfornare canzoni come La danza delle streghe, Geordie, Viaggia insieme a me e Quelli che non hanno età. È nato a Torino il 20 aprile 1973 e ha lasciato gli studi per dedicarsi alla musica, riuscendo ad ottenere un successo incredibile. Da quel momento la sua carriera non si è mai fermata;
  • Gigi D’Agostino: considerato una vera leggenda nel mondo della musica elettronica, ha rivoluzionato la dance e ha inventato un genere chiamato Lento violento. È nato a Torino il 17 dicembre 1967 e ha iniziato la sua carriera da dj nel 1986. I primi successi sono arrivati negli anni ’90, quando ha unito le forze con altri artisti per creare il gruppo Voyager. Verso il 1996 le sue prime canzoni hanno iniziato a passare in radio e nel 1998 è arrivato il primo successo estivo con (your love) Elisir, per poi passare al successo internazionale Bla bla bla. L’album che ha cambiato tutta la sua vita è stato L’amour toujours, in cui è presente l’omonimo brano.