> > E-commerce e servizi: analizziamo la crescita dell'online ai tempi del Corona...

E-commerce e servizi: analizziamo la crescita dell'online ai tempi del Coronavirus

servizi e-commerce

La pandemia di Coronavirus ha profondamente cambiato le nostre abitudini, introducendo la "nuova normalità" di cui fanno parte anche i servizi di e-commerce.

La crisi sanitaria di Covid-19 ha accelerato la crescita dei servizi digitali, stimolando l’incremento della domanda per l’acquisto di prodotti sul web e la sostituzione di attività svolte in loco con soluzioni virtuali. Uno dei settori maggiormente favoriti è stato l’e-commerce, con un aumento del commercio elettronico di oltre il 38% soltanto nel mese di gennaio secondo i dati Istat.

Dalle rilevazioni dell’Osservatorio B2C della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2020 il Food&Grocery è stato uno dei comparti più in crescita rispetto al 2019, con un incremento considerevole degli acquisti online di prodotti alimentari. Il boom dello shopping su internet ha provocato anche un maggiore utilizzo dei pagamenti digitali, soprattutto per le transazioni da smartphone e dai dispositivi indossabili, come indicato dall’Osservatorio Innovative Payments di Polimi.

Tra i servizi si registra il record per lo streaming video, con Sensemakers che stima un aumento del 52% nel 2020 in confronto al 2019. Tra i giganti del settore si conferma Netflix, in grado di superare i 200 milioni di abbonati, tuttavia anche Disney+ vanta oggi quasi 95 milioni di utenti. Forti incrementi hanno interessato anche le videoconferenze online, i servizi cloud-based, il trading online e tutte le attività che possono essere realizzate in modo virtuale.

Come sono cambiate le abitudini degli italiani con il Covid-19

La pandemia di Coronavirus ha profondamente cambiato le nostre abitudini, introducendo quella che viene chiamata la nuova normalità. In alcuni casi l’emergenza sanitaria ha rappresentato la salvezza per le imprese, basta pensare ai risultati ottenuti da questi casino sicuri e legali ADM AAMS come segnalato dal sito Casinosulweb.it, in grado di evitare il fallimento in seguito alla chiusura di casinò fisici, centri scommesse e sale bingo con il potenziamento dei canali digitali di gambling online.

Lo stesso è avvenuto per ristoranti, pizzerie, bar e locali con il rafforzamento dei servizi di delivery e asporto, come mostra la forte crescita delle app per ordinare online, risultato che ad esempio sta portando la piattaforma online Deliveroo all’Ipo presso la Borsa di Londra. In questi casi il web ha consentito di arginare le restrizioni di apertura al pubblico, fornendo un canale alternativo per continuare a vendere i propri prodotti e servizi.

Anche le attività lavorative sono passate spesso allo smart working, favorendo l’aumento dei servizi digitali professionali, come i software di Microsoft e Google per gestire il lavoro a distanza, oppure le applicazioni come Zoom per le videoconferenze. Il cloud, in particolare, ha reso possibile per tante imprese mantenere in funzione l’organizzazione aziendale, coordinando i dipendenti e i vari team collegati da remoto dalle proprie abitazioni, come del resto hanno fatto le pubbliche amministrazioni nazionali, regionali e comunali.

Anche i servizi sanitari hanno usufruito delle nuove tecnologie digitali per compiere un salto in avanti nell’innovazione, adottando soluzioni virtuali come la telemedicina, il teleconsulto e la prescrizione di farmaci a distanza, per garantire a tutti un accesso adeguato alle prestazioni sanitarie. Questo fenomeno ha riguardato anche le farmacie, con la possibilità di acquistare online medicinali da banco senza ricetta per limitare al massimo le uscite dalla propria casa.

L’impatto dell’e-commerce sulle tendenze di acquisto

Uno dei fenomeni più significativi in epoca Covid è senza dubbio l’aumento del commercio elettronico, con l’Italia che è riuscita in pochi mesi a ridurre il gap accumulato con gli altri Paesi europei. L’impatto dell’e-commerce è stato considerevole, non solo in ambito retail ma anche nel settore B2B, spingendo le imprese a sviluppare piattaforme digitali più resilienti e ottimizzate capaci di fornire un’esperienza d’acquisto personalizzata ed efficiente.

Nel 2020 non state appena le grandi aziende a beneficiare del boom di vendite online, infatti il commercio elettronico ha fornito un’alternativa importante anche alle piccole e medie imprese e ai negozi di quartiere. Nel dettaglio, molti esercenti hanno integrato lo shop online all’interno di un’infrastruttura multicanale, per consentire ai clienti non solo di acquistare sul web e ricevere i prodotti al proprio domicilio, ma anche di ordinare su internet e ritirare in negozio con il modello del click & collect.

Anche dopo la crisi sanitaria il sistema e-commerce rimarrà fondamentale per le aziende, con una tendenza in aumento verso l’implementazione di soluzioni ibride offline e online.

L’avvicinamento di milioni di nuovi acquirenti online ha anche aumentato l’alfabetizzazione digitale, gettando le basi per un ulteriore sviluppo dei canali di vendita virtuali nei prossimi anni, con l’obiettivo di una maggiore sinergia tra il mondo fisico e quello elettronico in tutti i campi economici.