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Istat: sale la fiducia di consumatori e imprese

Istat, crolla la produzione industriale

La fiducia dei consumatori e delle imprese torna a crescere, ma i numeri dell'Istat non sembrano sufficienti "a colmare il gap con il passato".

“L’incremento dell’indice di fiducia di imprese e consumatori è un segnale positivo ma i numeri diffusi dall’Istat rimangono ancora insoddisfacenti” avverte il Codacons, commentando i dati relativi a maggio 2019. L’istituto di statistica, infatti, rivela che l’indice del clima di fiducia dei consumatori torna ad aumentare dopo tre mesi consecutivi di calo, passando da 110,6 a 111,8, Allo stesso modo, anche quello delle imprese registra una risalita, poiché passa da 98,8 a 100,2.

Il clima di fiducia dei consumatori

“Il rischio è che si tratti di un fuoco di paglia destinato presto a spegnersi – sottolinea infatti Carlo Rienzi, presidente dell’associazione a tutela dei consumatori – I dati relativi alla fiducia delle famiglie rimangono infatti ben al di sotto dei valori del 2018 per tutte le componenti, a dimostrazione che il quadro politico che sta caratterizzando il paese negli ultimi mesi ha prodotto un costante logorio nelle aspettative dei cittadini, intaccando ottimismo e speranze”.

Ad aumentare in maniera più contenuta infatti è il clima personale (che passa da 105,9 a 107,4) e, soprattutto, per quello futuro che registra un aumento davvero lieve, passando da 115,6 a 115,8. Il clima economico sale invece da 122,8 a 125,9 mentre il clima corrente aumenta da 106,9 a 109,6.

“La minore fiducia dei consumatori registrata nei primi mesi del 2019 si ripercuote in modo diretto sulla spesa e sui consumi, che non a caso risultano in rallentamento rispetto allo scorso anno – prosegue quindi Rienzi – Per tale motivo la ripresa dell’indice della fiducia per consumatori e imprese registrata a maggio è un segnale positivo ma non appare sufficiente a colmare il gap con il passato”.

Il clima di fiducia delle imprese

Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia registra un aumento diffuso a tutti i settori coperti dalle indagini sulla fiducia, si specifica invece da via Cesare Balbo. Nel settore manifatturiero l’indice passa da 100,8 a 102,0, nelle costruzioni aumenta da 141,2 a 144,3 (con un miglioramento anche delle aspettative sull’occupazione) e nel commercio al dettaglio sale da 101,3 a 102,6. Nei servizi invece la crescita è meno sostenuta, poiché va da 99,1 a 99,3.