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One meter away: t-shirt e felpe per raccogliere fondi contro il coronavirus

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"Mantieni le distanze" è il monito di 5 ragazzi che, con il progetto One meter away, stanno raccogliendo fondi da donare alle strutture ospedaliere.

Cinque ragazzi 22enni di Varese hanno deciso di dare il proprio contributo contro l’emergenza coronavirus, lanciando una linea di t-shirt e di felpe disponibili online. Sui capi è riportato un messaggio molto chiaro: “Please stand one meter away”, per ricordare la distanza minima di sicurezza da mantenere tra le persone per non permettere la diffusione del Covid-19.

Gli amici Filippo Bertoglio, Pietro Borghi, Claudio Rovera, Aurora Riboni e Noemi Brianza hanno deciso di sfruttare il loro tempo libero per metterlo a disposizione degli altri e contribuire alla racconta fondi. Inizialmente il ricavato sarebbe dovuto essere interamente destinato al Circolo della Bontà Onlus, che è in rapporto diretto con ospedali di Varese e provincia, ma ben presto il loro progetto si è allargato fino a coinvolgere anche la fondazione Buzzi che ha un raggio d’azione più ampio essendo in contatto con le strutture ospedaliere dell’intero territorio lombardo.

One meter away contro il coronavirus

In soli 10 giorni dall’inizio dell’attività sono stati donati 4.000 euro, ma è in corso un’altra donazione e il loro obiettivo è quello di riuscire a destinare a tali strutture una cifra pari a 10.000 euro. Hanno ricevuto finora più di 350 ordini, alcuni di essi da Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio e Svezia. La spedizione è gratuita, tranne che per gli acquisti internazionali (dove è previsto un costo pari a 15 euro), e tutto il ricavato viene usato per finanziare l’aumento dei posti letto negli ospedali e per l’acquisto dei macchinari medici. Inoltre, nonostante le ulteriori disposizioni restrittive imposte dal governo per cui viene interrotta la produzione di beni non essenziali (incluso il settore dell’abbigliamento), i cinque ragazzi hanno deciso di non fermare il loro progetto: interromperanno certamente la produzione ma sarà possibile continuare ad acquistare per poi ricevere gli ordini alla scadenza della data stabilita nel decreto.

Magliette e felpe per raccogliere fondi

Tutto questo è stato possibile non solo grazie agli studi universitari compiuti dai cinque ragazzi (che sono stati capaci di mettere insieme le loro diverse compentenze, dal marketing all’ingegneria passando per la comunicazione e la grafica, per un obiettivo comune), ma anche sfruttando una piccola Startup che due di loro avevano aperto qualche anno fa attiva nel settore dell’abbigliamento personalizzato. Questo ha consentito di velocizzare il processo di realizzazione della loro idea (per rapporti con i fornitori e tutte le questioni burocratiche).

Ciò che li ha spinti a intraprendere questa avventura è stato il desiderio di di “realizzare un progetto che potesse avvicinare i giovani alla beneficienza”, come ha affermato Filippo Bertoglio. Un’esperienza, quella di One meter away, che non solo sarà utile alle strutture ospedaliere, ma servirà da esempio anche alle generazioni più giovani per avvicinarle al mondo delle donazioni volontarie e della beneficienza.