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Coronavirus: il testo integrale del decreto che chiude attività produttive

coronavirus proorga restrizioni 2 maggio

Attività produttive che chiudono e divieto di spostarsi tra comuni: tutte le novità contenute nel testo del nuovo decreto anti coronavirus.

Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto per contrastare la diffusione del coronavirus sancendo la chiusura di parte delle attività produttive: in allegato al testo l’elenco di quelle che potranno rimanere aperte. Il provvedimento entrerà in vigore a partire dal 23 marzo 2020 dopo che era stato annunciato nella serata di sabato 21 dallo stesso Premier.

Coronavirus: il testo del decreto

Con questa nuova disposizione il governo intende chiudere tutte le attività produttive ritenute non essenziali. Non sono interessate dal decreto la filiera del settore farmaceutico e agroalimentare, le attività di estrazione di petrolio e gas, la fabbricazione di articoli tessili, tecnici e industriali, il commercio all’ingrosso dei prodotti del tabacco. E ancora i trasporti, i servizi postali e i corrieri, le attività alberghiere, i servizi di comunicazione e informazione, le attività legali e contabili, gli studi di architettura e ingegneria, i servizi di vigilanza, i call center. Infine non si fermano nemmeno le attività di riparazione e manutenzione di computer, le attività di riparazione di elettrodomestici e articoli per la casa, il personale domestico.

Oltre a ciò il decreto contiene anche il testo dell’ordinanza emanata poco prima da Speranza e Lamorgese che vietava lo spostamento tra comuni se non per ragioni di salute o lavoro. Nell’articolo 2 si specifica che quanto varato resterà in vigore fino al 3 aprile 2020. Si spiega inoltre che le disposizioni del Ministero della Salute con scadenza il 25 marzo subiranno una proroga al 3 aprile 2020.

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Decreto 2

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Decreto 6

Le attività che rimangono aperte

Lista 1

Lista 2

Lista 3