Per ovviare ai furbetti del cashback che eseguono mini pagamenti per scalare più rapidamente la classifica dei maggiori utilizzatori di monete elettroniche è in arrivo una stretta per limitare il numero di micro transazioni valide in uno stesso negozio.
Cashback: stretta su mini pagamenti
Le segnalazioni dei trucchi sono arrivare dai commercianti che hanno notato come diversi clienti abbiano frazionato i pagamenti per utilizzare più frequentemente carte e bancomat e sperare di intascare il cosiddetto super cashback da 1.500 euro, un premio che vinceranno i primi centomila cittadini che avranno effettuato il maggior numero di transazioni con pagamenti elettronici.
Il sistema conteggia infatti tutte le transazioni a prescindere dall’importo, motivo per cui è capitato che alcuni acquirenti compissero nello stesso negozio pagamenti ravvicinati da pochi centesimi l’uno. Ciò è successo in particolare negli impianti di carburante self-service i cui clienti, approfittando dell’assenza di personale, hanno fatto il pieno di benzina a colpi di micro-transazioni. Una pratica che rappresenta un rischio per gli esercenti, che pagano una commissione per ogni pagamento registrato e rischiano di trovarsi a chiudere i distributori di notte per evitare danni.
PagoPa, la società di Palazzo Chigi che gestisce l’app Io dedicata al cashback, sta lavorando per individuare questi soggetti e fissare in futuro dei paletti. Si pensa all’introduzione di un limite al numero di micro-pagamenti validi nell’arco di un giorno nello stesso negozio. Il tetto interesserà con ogni probabilità le transazioni d’importo sotto un euro.