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Aliquote Irpef: tutti gli scaglioni e le novità del 2019

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Si avvicinano le scadenze per il pagamento dell'Irpef: vediamo come si calcola l'importo dovuto e quali sono le novità introdotte quest'anno.

L’Irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche: si tratta di un’imposta diretta, personale, progressiva e generale. Ciò significa che l’importo effettivo che ogni persona deve pagare varia in base al proprio reddito complessivo. In altre parole chi dispone di maggiori possibilità economiche contribuirà maggiormente. La scadenza per il pagamento di questa imposta è fissata per il 30 giugno in caso di presentazione del Modello Unico, mentre è posticipata al 30 aprile per le dichiarazioni effettuate in via telematica. Ad oggi, la legge che ne regola i dettagli è il decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986 n. 917.

Novità Irpef 2019

La riforma di quest’anno non sembra introdurre particolari cambiamenti riguardo la divisione in scaglioni di questa imposta. Infatti, il riferimento è alla tabella del 2018. La proposta della flat tax dovrà aspettare ancora qualche anno. Alcune grandi novità del 2019 riguardano, invece, i titolari di partita IVA in regime forfettario: loro potranno beneficiare di una tassazione ridotta al 15% e sostitutiva dell’Irpef. Infine, anche quest’anno è prevista una no tax area per coloro che possiedono un reddito complessivo inferiore a 8.174,00 euro. Per i prossimi anni si attendono modifiche ai cinque scaglioni previsti attualmente: la proposta è quella di unificare in un’unica percentuale il calcolo delle somme dovute allo Stato. Nel frattempo, per il 2020 si attende l’introduzione di un’aliquota al 20% per i redditi compresi tra i 65.000 euro e i 100.000 euro.

Aliquote Irpef 2019 scaglioni

“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Così recita l’articolo 53 della nostra Costituzione. La progressività dell’imposta sul reddito si esplica nei cinque differenti scaglioni previsti per il calcolo dell’importo da versare. All’aumentare del reddito complessivo disponibile (definito capacità contributiva), infatti, aumenta la somma da pagare. Attualmente i criteri di riferimento sono quelli dell’anno precedente, ovvero:

  • reddito complessivo fino a € 15.000 – aliquota al 23%
  • reddito disponibile compreso tra € 15.001 e € 28.000 – aliquota al 27%
  • reddito disponibile compreso tra € 28.001 e € 55.000 – aliquota al 38%
  • reddito disponibile compreso tra € 55.001 e € 75.000 – aliquota al 41%
  • reddito complessivo superiore a € 75.000 – aliquota al 43%

Calcolo dell’Irpef

Abbiamo detto che l’Irpef è un’imposta progressiva: ma che cosa significa? Nel momento in cui si calcola l’importo dovuto allo Stato, le aliquote successive alla prima si applicano solo alla parte di reddito eccedente rispetto allo scaglione precedente. Saper calcolare l’Irpef non è così scontato: molti contribuenti si affidano spesso a intermediari anziché verificare autonomamente la correttezza degli importi. Il procedimento non è complesso, ma sono necessari una serie di calcoli.

La prima cosa da considerare è il reddito imponibile: per calcolarlo occorre sottrarre gli oneri deducibili dal reddito complessivo. Per valutare l’ammontare lordo dell’imposta bisognerà poi moltiplicare il valore del reddito disponibile per l’aliquota Irpef dello scaglione corrispondente. Infine, per trovare la somma netta da versare occorre sottrarre le detrazioni di imposta al valore dell’Irpef lorda.

Bonus 80 euro: le novità introdotte

Un’ultima novità introdotta dalla Legge di Bilancio di quest’anno riguarda i limiti di reddito per beneficiare del bonus di 80 euro della Riforma Renzi. I lavoratori dipendenti che hanno a disposizione un reddito fino a 24.600 euro ne potranno beneficiare in misura piena per 12 mesi. Invece, coloro che avranno a disposizione un reddito superiore a 26.600 euro potranno ottenere il bonus solo in maniera parziale e proporzionata. Infine, chi rientrerà nella tax area, cioè non sarà tenuto al pagamento di nessuna imposta, non potrà beneficiare del bonus Renzi.