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Elly Schlein cambia idea e scende in piazza con il M5S. L'abbraccio di Conte e i mal di pancia della sinistra

Elly Schlein in piazza a Roma con il M5S di Conte

Elly Schlein appare alla manifestazione del M5S a Roma e abbraccia Conte. Mal di pancia e critiche nella sinistra: "Rincorre gli altri partiti"

Giuseppe, uniamo le forze!”. L’invito è della segretaria del Partito democratico (Pd) Elly Schlein che a sorpresa è apparsa alla manifestazione di piazza organizzata a Roma dal Movimento 5 Stelle (M5S) contro la precarietà del mondo del lavoro. Schlein si è rivolta così proprio a Giuseppe Conte, capo dei pentastellati.

Elly Schlein cambia idea e cerca l’intesa con i 5 stelle

Con la sua apparizione a sorpresa, al corteo del M5S di Giuseppe Conte, Elly Schlein ha evidentemente cambiato idea all’ultimo momento. Infatti, venerdì scorso dal Nazareno sembrava chiaro che la segretaria del Pd non avrebbe preso parte alla manifestazione sui temi del lavoro, in particolare su reddito di cittadinanza, salario minimo, precarietà del lavoro e reddito di cittadinanza.

La precarietà del mondo del lavoro sembra che abbia ricomposto i pezzi di una precarietà d’intesa tra i due partiti di opposizione. La stessa segretaria ora insiste sulla necessità di lavorare insieme, tendendo una mano a “Giuseppe”.

Le dichiarazioni della segretaria Schlein

“Avete fatto bene a mobilitarvi, Giuseppe. Lavoriamo insieme contro la precarietà, per il salario minimo e per il reddito”. La Schlein ha poi precisato: “Ci tenevamo a portare un segnale di volontà, di unire le nostre forze sui temi su cui il M5S ha scelto di mobilitarsi”.

E Conte ricambia: la strada è lunga, ma “grazie per essere passata”.

Infine l’apertura: “Siamo disponibili al dialogo, dobbiamo lavorare su battaglie comuni, su temi e non su incontri di vertice. Apprezzo che sia venuta Elly Schlein per il Pd, Fratoianni, tantissime altre forze politiche, sociali e civiche”.

Le reazioni: “Elly rincorre un altro partito”, “L’armocromia non ha funzionato”

La visita inattesa di Elly Schlein al corteo del M5S (pare che abbia cambiato idea dopo una telefonata con l’ex premier Conte) ha acuito i mal di pancia sia interni alla sinistra che agli esponenti delle forze ostili dell’opposizione.

Le critiche più dure arrivano proprio dal Pd, a dimostrazione che le correnti contrastanti e interne ai Dem non sono per nulla mitigate.

Anche i democratici che preferiscono restare nell’anonimato sembrano condividere le critiche più dure, che arrivano da un ex Pd, ora senatore di Italia Viva, Enrico Borghi. “Non si era mai visto il leader della sinistra italiana rincorrere così un altro partito, intrupparsi nel corteo di altri sostenendo tesi altrui, rendersi subalterno. La mia solidarietà ai riformisti del Pd, che spero prendano atto di questa deriva”.

Secondo Borghi, e altri rappresentanti ostili della sinistra, Schlein si sarebbe letteralmente “imbucata alla festa” per riconquistare visibilità e luce che ultimamente sembra essersi offuscata dopo l’euforia delle primarie.

“Non ci è riuscita l’armocromista e ora prova con le piazze”, è il commento caustico che ci confida un attivista del Pd tra i 15mila che oggi hanno preso a marciare da piazza della Repubblica.