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Eruzione vulcano Bali, Agung ora fa paura: cratere pieno di lava

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Eruzione vulcano Bali, la natura mostra i muscoli in Indonesia. Nello stato asiatico è stato di allerta, con locali evacuati ed aeroporti chiusi.

Eruzione vulcano Bali, la natura mostra i muscoli in Indonesia. Nello stato asiatico è stato di allerta, con 100mila locali evacuati ed aeroporti chiusi. Moltissimi anche i turisti coinvolti. Per loro sono stati messi a disposizione dei traghetti con i quali è possibile raggiungere Java. Gli esperti temono che il vulcano Agung possa eruttare a breve. Si sentono scosse persistenti e vi sono continue continue proiezioni di ceneri, a volte accompagnate da esplosioni e da un basso borbottio. La luce del fuoco, durante la notte, diventa sempre più visibile, e questo fa pensare ad un’eruzione imminente.

Eruzione vulcano Bali

La situazione, per l’eruzione vulcano Bali, è davvero di emergenza. Circa 100mila abitanti sono stati costretti a lasciare le proprie abitazione, mentre migliaia di turisti sono bloccati sull’isola. Gli occhi sono tutti rivolti verso l’alto, dove il vulcano Agung sta proiettando cenere e fumo, mostrando così la propria forza e potenza. Il cratere si sta riempiendo di lava e si prevede l’eruzione. Secondo gli esperti, la lava si riverserà sicuramente lungo le pendici del vulcano.

Il timore peggiore è che la situazione possa ulteriormente peggiorare. Un esponente del centro nazionale di vulcanologia indonesiano ha comunicato che si sentono scosse persistenti. La zona interdetta intorno al vulcano, che si trova a 75 chilometri dalla località turistica di Kuta, è stata allargata a 10 chilometri. È stato chiesto di evacuare agli abitanti di questa zona. Già più di 40mila persone che hanno dovuto lasciare le loro case da quando il Monte Agung ha iniziato a sputare fumo. Ma nelle prossime ore si raggiungerà sicuramente le 100mila persone. L’Ufficio nazionale per la gestione dei disastri ha affermato che “le continue proiezioni di ceneri sono talvolta accompagnate da esplosioni e da un borbottio basso” e che “la luce del fuoco sta diventando più visibile di notte, indicando che le condizioni per un’eruzione più forte sono imminenti”.

Le autorità si sono subito mosse per gestire la crisi. Migliaia di maschere protettive sono state distribuite. L’aeroporto internazionale di Denpasar, capitale della provincia di Bali ed attrazione turistica famosa in tutto il mondo, è stato chiuso. Ciò ha causato disagi ad altre migliaia di persone a causa dei voli cancellati.

In stato di allerta c’è l’aeroporto dell’isola di Lombok, che è anche una popolare destinazione turistica a est di Bali, ha chiuso domenica pomeriggio perché il vento spingeva le ceneri nella sua direzione, ma è stato poi riaperto lunedì mattina. Il vulcano Agung, la cui bocca si trova a poco più di 3000 metri sul livello del mare, aveva già cominciato a far sentire i primi segnali di vita ad agosto. Ma ad ottobre sembrava essersi placato. Quando eruttò nel 1963 Agung causò circa 1.600 morti.