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Esplosione a Ravanusa, il bimbo morto nel grembo di mamma Selene sarebbe dovuto nascere oggi

Selene e Giuseppe

Il bimbo che portava in grembo Selene, morta nell'esplosione di Ravanusa, si sarebbe dovuto chiamare Samuele e sarebbe dovuto nascere oggi.

Il bimbo che portava in grembo Selene, morta nell’esplosione di Ravanusa, si sarebbe dovuto chiamare Samuele e sarebbe dovuto nascere oggi con un parto cesareo. La terribile tragedia ha distrutto la famiglia.

Esplosione a Ravanusa, il bimbo morto nel grembo di mamma Selene sarebbe dovuto nascere oggi

Il bambino che portava in grembo Selene Pagliarello si sarebbe dovuto chiamare Samuele e sarebbe dovuto nascere oggi con un parto cesareo. Il corpo della donna è stato trovato privo di vita ieri mattina, 13 dicembre, insieme al marito Giuseppe e al suocero, sotto le macerie della palazzina crollata a Ravanusa a causa di un’esplosione. Oggi, 14 dicembre, era una data importante per la famiglia. Selene avrebbe dovuto dare alla luce il suo bambino, con un parto cesareo programmato all’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento, dove la donna lavorava come infermiera.

Esplosione a Ravanusa: “Una famiglia annientata”

Per Selene era stata una gravidanza molto desiderata e anche molto travagliata. Il piccolo Samuele, però, a soli quattro giorni dalla data della sua nascita, è morto nel grembo della sua mamma, rimasta sepolta sotto le macerie della palazzina di Ravanusa, dove si era recata insieme al marito Giuseppe Carmina per far visita ai suoi suoceri. Don Filippo Barbera, parroco di Ravanusa, ha confermato il nome del bambino. “Non la conoscevo personalmente, abitavano a Campobello e io sono qui da due anni. Certo, è una vita stroncata sul nascere, Selene doveva partorire tra pochi giorni il piccolo Samuele: è una famiglia annientata. Dobbiamo continuare a pregare e a sperare” ha dichiarato il parroco.

Esplosione a Ravanusa: sette corpi trovati sotto le macerie

Nella giornata di ieri sono stati trovati quattro cadaveri: quello di Selene, del marito Giuseppe e dei suoceri della donna, Angelo ed Enza. Nella giornata precedente sono stati trovati i corpi di Carmela Scibetta, dirigente del Comune di Ravanusa, del marito Pietro Carmina, docente di storia e filosofia al liceo classico di Canicattì, e quello di Calogera Gioachina “Liliana” Minacori. Mancano ancora due dispersi.