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UK, soccorritore abusava di ragazze in ambulanza: arrestato

Alexander Hughes

Alexander Hughes, soccorritore residente nel regno Unito, è stato condannato per aver abusato di una ragazza durante il trasporto in ambulanza.

Un uomo impiegato come infermiere sui mezzi d’emergenza ha ricevuto una condanna per l’abuso di una ragazza di appena 18 anni. Abuso occorso durante il trasporto della giovane in ambulanza. Alexander Hughes, trentatreenne gallese, da quanto emerso nel corso del processo la avrebbe in seguito cercata sui social media per proporle uno scambio di foto esplicite.

Dopo l’allontanamento dal posto di lavoro, Huges si è fatto assumere come soccorritore d’emergenza in un night club. Tenendo però all’oscuro i nuovi datori di lavoro delle accuse precedentemente mosse nei suoi confronti. Una sera, nel corso di un suo turno di lavoro, il trentatreenne ha abusato di una ragazza, sempre diciottenne, sentitasi male per l’aver bevuto troppo.

Alexander Hughes riconosciuto colpevole

Hughes, originario di Cwmbran , città del Galles del Sud, è stato quindi accusato il 16 novembre 2018 per quattro accuse di molestie sessuali. Accuse che coprono sia la violenza in ambulanza, sia quella nel night club.

Le sue vittime hanno quindi affrontato il processo come testimoni, riuscendo a convincere la giuria della colpevolezza dell’accusato. Giuria che ha infatti – all’unanimità – ritenuto colpevole Hughes sia di aver molestato, sia di aver stuprato le sue vittime.

Una grave condotta quella dell’imputato, che ha abusato della fiducia riposta dalle vittime nei suoi confronti, oltretutto in un momento in cui entrambe erano particolarmente vulnerabili.

Constable Liz Howell, detective della Polizia di Sommerset incaricata delle indagini, ha affermato che “Hughes è un predatore sessuale, che ha usato la sua posizione di infermiere per abusare di donne in evidente vulnerabilità”. Secondo la detective “Le sue vittime sono rimaste scioccate dal fatto che a molestarle fosse qualcuno in cui avevano riposto la fiducia, e che credevano essere li per aiutarle”. L’uomo, giudicato colpevole, conoscerà l’entità della pena inflittagli il 16 Novembre 2018.