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Brexit, sì del governo all'accordo. May "Non è stato facile"

Brexit accordo Ue

Il governo britannico ha approvato la bozza dell'accordo con l'Unione Europea sulla Brexit. Un terzo dei ministri si è però espresso a sfavore.

Quello compiuto dal governo britannico è un significativo passo avanti verso il raggiungimento di un accordo sulla Brexit. La premier Theresa May ha annunciato che i ministri hanno approvato “collettivamente” la bozza dell’intesa sull’uscita dall’Ue stabilita a Bruxelles. Il sì è arrivato dopo un vertice durato oltre cinque ore. Non è stato facile raggiungere un accordo, ha ammesso May, e non si tratta di una decisione presa alla leggera. Ma l’intesa resta la migliore opzione possibile “nell’interesse nazionale”, per consentire al governo di “recuperare il controllo” e per non “tornare alla casella numero uno” in questa difficile uscita dall’Unione.

Brexit, l’incontro con Tusk

Ora tocca a Michel Barnier, capo negoziatore dell’Ue per la Brexit, portare avanti le trattative. Barnier incontrerà nella mattina del 15 novembre il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. L’obiettivo del vertice è discutere dei “progressi decisivi” compiuti a Londra e organizzare la convocazione del prossimo vertice europeo a 27. Nessuna data ufficiale, al momento, ma secondo alcune indiscrezioni si svolgerà domenica 25 novembre. Per il 6 dicembre è invece prevista la discussione dell’accordo alla Camera britannica, per l’approvazione del Parlamento. Barnier ha parlato del sì del governo come di “una tappa determinante“. Ma “resta molto da fare, il cammino è ancora lungo e difficile”, ha aggiunto il negoziatore.

Terminato l’incontro con Barnier, sarà compito di Tusk informare il Parlamento europeo riunito in plenaria a Strasburgo. Anche l’approvazione di questa assemblea, infatti, è necessaria per la messa in atto degli accordi.

L’opposizione e il consenso

Secondo la Bbc, almeno un terzo dei ministri si sarebbe schierato contro l’accordo sulla Brexit presentato al vertice da May. Tra gli oppositori c’è Esther McVey, ministro del Lavoro. L’ex ministro degli Esteri, Boris Johnson, ha definito l’accordo “totalmente inaccettabile per chi tenga alla democrazia”. Nigel Farage, europarlamentare euroscettico, ha commentato su Twitter: “Ogni membro del gabinetto che è un autentico Brexiteer deve dimettersi subito o non sarà più attendibile, questo è il peggior accordo della storia”. Al momento, tuttavia, non si ha notizia delle dimissioni di alcun ministro.

Tweet Farage

L’agenzia di racing Moody’s ritiene che l’accordo sia “positivo ma restano numerose difficoltà e il processo della Brexit continuerà ancora per diverso tempo. È ben lontano dal mettere fine al processo. Gli sviluppi al Parlamento britannico saranno decisivi. In assenza di ulteriori sviluppi, l’Ue e la Gran Bretagna si avvieranno verso una Brexit no deal per default”.

Tra coloro che, invece, si sono espressi dichiaratamente a favore dell’accordo ci sono Michael Grove (leader della piattaforma Pro Leave) e William Hague. Il rappresentante Tory ha precisato che senza l’accordo “non avremo affatto una Brexit”.