Antonella Ferrari Charlotte, una bambina di soli 3 anni, è morta a causa di un’influenza stagionale. La piccola è stata accompagnata in ospedale a causa della febbre alta, ma le sue condizioni sono precipitate, e la piccola è morta tre giorni dopo il ricovero nella struttura. La dottoressa Anne Pham-Huy, pediatra e specialista in malattie infettive ha spiegato: “Per quanto i vaccini antinfluenzali non funzionino sempre, sono sicuramente la migliore difesa contro l’infezione”. La piccola Charlotte, infatti, non era stata vaccinata.
Vaccini: la miglior difesa
Il caso della morte di Charlotte ha aperto il dibattito sui vaccini in Canada. La piccola aveva contratto un malanno di stagione e aveva febbre alta. Per questo motivo i genitori hanno deciso di accompagnarla all’ospedale di Gatineau il 14 gennaio. Dopo tre giorni di ricovero, però, la loro bimba non c’era
più, stroncata da un’influenza. Sul caso è intervenuta Anne Pham-Huy, pediatra del Children’s Hospital of Eastern Ontario che ha specificato come la morte di Charlotte evidenzi “l’imprevedibilità dell’influenza”, spiegando anche come i vaccini antinfluenzali siano al momento “la migliore difesa contro l’infezione“.
Canada flagellato dall’influenza
Il 2019 si sta rivelando un anno particolarmente duro per il Canada dal punto di vista influenzale. I malanni stanno colpendo soprattutto bambini e adolescenti, e i numeri parlano chiaro: dal 12 gennaio ci sono stati 20.494 casi di influenza confermati. Secondo la Public Health Agency of Canada ci sono stati sette decessi legati all’influenza in bambini di età inferiore ai 10 anni dal 26 agosto.
“Ci sono vari ceppi di influenza coperti dal vaccino e arrivano in momenti diversi durante l’anno – ha spiegato Alex Munter, direttore del Children’s Hospital -. Non è troppo tardi per ottenere il vaccino antinfluenzale”. Dopo la sua morte, la madre di Charlotte, ha assicurato che farà vaccinare il figlio minore, Liam, contro l’influenza.
