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Libia, 150 migranti alla deriva in mare: "Donne e bambini a bordo"

barcone

Una imbarcazione in difficoltà al largo delle coste libiche è stata tratta in salvo da Tripoli dopo le numerose richieste d'aiuto inviate.

Paura al largo delle coste libiche, quando un’imbarcazione con a bordo 150 migranti, tra cui numerose donne e bambini ha avuto un guasto al motore. La Guardia costiera libica si è occupata delle operazioni di salvataggio, conclusesi con la messa in salvo di 100 persone.

Libia, imbarcazione alla deriva

Un’imbarcazione con a bordo 150 migranti, tra cui bambini e donne incinte, riferisce Alarm Phone, è rimasta alla deriva al largo delle coste libiche. Mettendosi in contatto proprio con Alarm Phone, hanno rivelato di avere il motore non funzionante, dopo essere partita dalla città di libica di Khoms. Secondo quanto riportato dal Giornale, inizialmente non ci sarebbe stato “nessun salvataggio in vista. Le autorità in Italia e Malta sono state informate intorno a mezzogiorno”.

“Chiediamo l’immediato intervento degli assetti della Marina militare e della Guardia costiera italiane e maltesi – si legge nella nota di Mediterranea – Chiediamo che venga diramato l’SOS ad ogni nave presente nell’area, senza che questo significhi in alcun modo, come avvenuto nel recente passato, ordinare ai cargo commerciali di riportare le persone soccorse in Libia. Ricordiamo che ciò configura una gravissima violazione di tutte le Convenzioni internazionali sui diritti umani e del diritto del mare”.

Rischio naufragio per 150 migranti

E ancora: “Ricordiamo infine il terribile naufragio del 18 gennaio scorso su cui pesa un’inchiesta già avviata. Ci sono esseri umani che rischiano la vita in queste ore. Nessuno può dire di non sapere – conclude Mediterranea- e le responsabilità ricadrebbero su tutti i governi che non approntassero ogni mezzo per salvarle.” Uno dei peggiori disastri del Mediterraneo degli ultimi anni, il 18 gennaio ha visto perdere la vita 117 persone.

Le operazioni di salvataggio della Libia

L’imbarcazione in difficoltà si trovava in area di responsabilità Sar libica, secondo quanto si apprende dalla Guardia costiera italiana: per questo Tripoli si è assunta il carico del salvataggio di circa 100 persone, inviando una propria barca di salvataggio. “Abbiamo perso il contatto con l’imbarcazione e non riusciamo più a raggiungere le persone. Le autorità italiane hanno ancora una volta declinato ogni responsabilità e hanno informato la guardia costiera libica”. Alarm Phone ha inizialmente denunciato il pericolo che un altro eventuale braccio di ferro tra Guardie costiere avrebbe provocato. Le operazioni di salvataggio, andate a buon fine, sono state apostrofate da Matteo Salvini “Gommone con 100 immigrati individuato e recuperato dalla Guardia Costiera Libica. Tutti salvi, tutti tornati da dove erano partiti. Bene”.