> > USA, pensano sia raucedine ma è un tumore: a 8 anni non può parlare

USA, pensano sia raucedine ma è un tumore: a 8 anni non può parlare

vivenne weil censored

I medici pensavano si trattasse di un'infezione alle via aeree o di un reflusso gastrico. Si tratta invece di un tumore molto raro.

Vivienne Weil è nata nel 2011 a Rockville, nel Maryland, Stati Uniti. Fino all’età di due anni Vivienne non ha mai parlato, e dopo è riuscita a comunicare soltanto con un tono di voce estremamente flebile. I medici inizialmente pensavano a un’infezione alle vie aeree superiori, una raucedine particolarmente acuta, poi hanno supposto un riflusso gastrico. In un secondo momento si sono però resi conto che non si trattava di nulla di tutto ciò: Vivienne era affetta da un tumore molto raro.

Il tumore raro che impedisca a Vivienne di parlare

Come riporta Fanpage, una combinazione di diversi papillomi, tumori non cancerogeni, ha causato in Vivienne la papillomatosi respiratoria ricorrente. La combinazione di due ceppi del papillomavirus, l’HPV 6 e l’HPV 11, ha fatto sì che la bambina fosse affetta dalla nascita della malattia. Si tratta di tipi di tumore sessualmente trasmissibili, acquisibili dai neonato alla nascita o durante la gravidanza. Nei bambini si manifesta spesso tra i 3 e i 4 anni di età. Il tumore può essere rimosso chirurgicamente, permettendo un temporaneo ritorno della voce; ciononostante l’operazione rischia di danneggiare ulteriormente le corde vocali, già fragili. La diagnosi del tumore ha permesso ai medici di intervenire per tempo, evitando che il tumore compromettesse il funzionamento delle via aeree di Vivienne Weil.

Sono rimasta senza parole. Pensavo di aver trasmesso questo alla mia bambina. Ricordo di essermi seduta in quella piccola stanza e aver pensato: avrà a che fare con questo per sempre” ha dichiarato la madre della bambina. “Vivienne è una delle persone più positive che io conosca. Non si è mai lamentata della sua voce, è sempre felice. Ha tanti amici anche se non può parlare come tutti gli altri bambini. Solo lo scorso anno a scuola alcune ragazze non volevano che lei facesse parte delle cheerleader perché non poteva cantare abbastanza forte. Ma noi siamo molto orgogliosi di lei. Diamo per scontate troppe cose: la capacità di respirare, vedere, ascoltare, annusare, sentire, parlare, camminare, ma sbagliamo perché in qualsiasi momento può essere portato via da noi. Fermatevi e pensate a quanto siete fortunati a fare tutte queste cose” ha concluso la donna.