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Dopo la vittoria Sánchez punta a un governo monocolore socialista

pedro sanchez

Le elezioni spagnole lasciano aperti due scenari contrapposti: centrodestra e centrosinistra. Sanchez intende formare un governo monocolore socialista

Nelle ultime elezioni, la maggioranza degli spagnoli ha votato per i socialisti di Sánchez e i partiti europeisti. Gli iberici hanno scampato il pericolo di un governo di destra e i media locali lanciano a gran voce la vittoria della sinistra. Ora il partito socialista punta a formare un governo monocolore. Purtroppo, però, i numeri non sono sufficienti.

L’incertezza politica della Spagna

La Spagna che esce dalle elezioni risulta spaccata in due blocchi: centrodestra e centrosinistra. I socialisti di Podemos hanno vinto le elezioni, ma non hanno i numeri per governare. La destra di Vox, dall’altro lato, ottiene un risultato storico e riesce a conquistare dei seggi nel Parlamento spagnolo. Quello che tutti si stanno chiedendo è come formare una maggioranza di governo. Infatti, né l’accordo con le sinistre, né l’unione dei partiti di destra (includendo anche Vox) basterebbe a raggiungere la soglia di 176 deputati necessari per formare un governo. Psoe e Up coalizzati arriverebbero a 165 seggi, mentre la destra unita raggiungerebbe 147 seggi: numeri ancora lontani dalla maggioranza. La questione aperta resta quella degli indipendentisti catalani di Erc, che avevano fatto negato la legge di bilancio promossa da Sánchez.

Verso un governo monocolore

Il Partito Socialista ha raccolto 123 seggi nel Parlamento spagnolo, ma la maggioranza assoluta necessaria per formare un governo è di 176 parlamentari. Ciò che si ipotizza al momento è una possibile alleanza con Unidas Podemos. Tuttavia, quest’ipotesi è stata subito smentita da Rivera: la sua idea è conquistare la leadership dell’intero centro destra partendo dall’opposizione. Nel corso dei festeggiamenti a seguito delle elezioni spagnole, inoltre, si è levato un coro davanti a Calle Ferraz che acclamava: “Mai con Rivera”.

Altrettanto improbabile è l’intesa con Ciudadamos: i rapporti tra i due partiti, infatti, sono ancora pessimi. La loro intesa, comunque, porterebbe la maggioranza a 179 seggi e permetterebbe la formazione del governo. La coalizione con Unidas Podemos di Pablo Iglesias, quindi, sembra l’unico scenario possibile. L’unione di questi 42 deputati ai socialisti, però, non sarebbe ancora sufficiente a garantire una solida maggioranza. Il tentativo di Sánchez, comunque, resta quello di formare un governo monocolore socialista. La stessa vice premier Carmen Calvo rivela, infatti, a un’intervista: “Riteniamo di aver avuto un sostegno più che sufficiente per essere il timone di questa barca”. Il progetto, però, sarà a lungo termine: non si prevede nulla di fatto prima delle elezioni europee del 26 maggio.