Marco Lomonaco I socialisti sono ufficialmente in testa alle elezioni politiche in Spagna. Questo il responso del primo exit poll diffuso subito dopo la chiusura dei seggi delle ore 20 – realizzato sull’onda di un sondaggio compiuto appena qualche giorno fa. Nell’ordine seguono i Popolari, Ciudadanos, Podemos e Vox. L’estrema destra (Vox) fa dunque il suo ingresso per la prima volta nel parlamento di spagnolo.
Gli ultimi “opinion poll”
Il Psoe risalirebbe – stando agli exit poll – di molto nei consensi, passando da 84 seggi ad almeno 116, grazie ad un solido 29% di consensi. In rialzo anche Ciudadanos (14), i liberal e europeisti, a cui vengono attribuiti 48 posti in parlamento (+16) , terza forza per numero di parlamentari alle Cortes. Podemos invece, vedrebbe i suoi consensi molto stabili. Il Partido Popular sarebbe invece al 17%, andando a registrare in questo modo il peggior risultato della sua storia; i temutissimi estremisti di destra di Vox si attestano al 12. Con questo scenario, Sanchez avrebbe comunque bisogno del sostegno dei partiti indipendentisti per raggiungere la maggioranza in parlamento. Visto l’assetto di governo uscente e, senza ipotizzare scenari più allargati, né lo schieramento di sinistra né quello di destra dispongono dei voti sufficienti per andare al governo.
Affluenza ad alti livelli
Il risultato più sorprendente, ad ora, è la partecipazione al voto (da record); alle 18 la junta central segnalava un’affluenza del 61%, nove punti percentuali in più rispetto al 2016. Partecipazione massiccia specialmente in Catalogna, con una risalita addirittura di 17 punti. Dal 1993 la partecipazione non era così alta. Infine, al tirare delle somme ha votato il 73,9% degli aventi diritto contro il 66,4& del 2016: un record positivo per il paese.
