Antonella Ferrari I familiari di Eileen Bunting, 64 anni, sono sconvolti e in cerca di risposte. La donna è infatti morta due settimane dopo essere stata colpita alla testa mentre dormiva nella sua camera d’ospedale. Non ci sono certezza, ma pare, a detta dei familiari, che la donna sia stata colpita con una tazza da un’altra paziente, irritata dal russare di Eileen. I parenti pensano inoltre che l’attacco possa essere stato premeditato, dal momento che le maniglie della porta della sua stanza erano legate insieme per evitare che chiunque potesse entrare.
A seguito dell’aggressione gli infermieri avrebbero trovato una paziente nella stanza con una tazza tra le mani. Quest’ultima è stata quindi messa sotto sorveglianza dalla Polizia come misura precauzionale. La versione dei familiari sarebbe stata confermata anche da un altro paziente. Eileen doveva essere dimessa proprio il giorno in cui è avvenuta l’aggressione.
Morta dopo 13 giorni
La morte della signora Bunting risale al 4 aprile, esattamente 13 giorni dopo l’attacco. “Vedeva cose e parlava con persone che non c’erano. Non era più sé stessa” ha riferito il marito. I medici hanno individuato un’insufficienza renale come causa della morte, ma i familiari sono convinti che il colpo subito alla testa abbia aggravato gravemente il suo quadro clinico. La donna infatti, durante il periodo di ricovero, stava iniziano a migliorare e l’appetito stava aumentando, tanto che i medici avevano dato l’ok per le dimissioni.
I familiari sono sconvolti e non pensavano che la donna potesse essere messa così in pericolo in ospedale. “Le infermiere hanno fatto il giro, hanno notato che le porte erano chiuse e hanno trovato mia madre piena di sangue. La donna era ferma su di lei con una tazza” ha raccontato il figlio, Mark.
