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Laboratorio horror in Arizona: trovate "teste, braccia e gambe umane"

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Il Biological Resource Center di Phoenix è stato sequestrato dagli agenti dell'FBI dopo aver scoperto la presenza di resti umani.

Assurda e macabra la scoperta delle forze dell’ordine statunitensi nel Biological Resource Center di Phoenix, ridente città nel deserto dell’Arizona. Gli agenti dell’FBI hanno scoperto un laboratorio scientifico degno della famosa opera di Mary Shelley, Frankenstein. Infatti, all’interno del centro scientifico sono stati trovati numerosi secchi pieni di teste, braccia e gambe di origini umana.

Non solo. Gli agenti che si sono occupati del macabro blitz sono rimasti letteralmente sconvolti. C’erano “dispositivi di raffreddamento pieno di genitali maschili”, “un secchio di teste, braccia e gambe” e “teste infette” ha raccontato uno degli agenti protagonisti dell’operazione.

Le indagini

Dopo lunghe ed intense indagini delle forze dell’ordine statunitensi, l’FBI è riuscita a fare luce su un grosso problema che affligge da molti anni lo stato dell’Arizona: il traffico illegale di organi e parti del corpo umane. Il principale indagato rispondeva al nome di Stephen Gore, il proprietario del laboratorio sequestrato. Secondo le prime indiscrezioni, quest’ultimo sarebbe il responsabile principale dello smembramento e della successiva vendita di resti umani, il tutto senza il consenso dei donatori. Sarebbero almeno otto le famiglie che hanno sporto denuncia nei confronti del Biological Resource Center.

Una vera e propria storia da film dell’orrore. Infatti, i corpi venivano tagliati con delle grosse motoseghe, per poi essere riassemblati con dei punti di sutura. La scoperta più macabra è, infatti, stata quella di un cadavere composto da una testa di donna e da un corpo di uomo, il tutto appeso ad una parte, quasi a significare un’opera d’arte.