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Morto dopo rapporti durante viaggio d'affari: "Incidente sul lavoro"

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L'uomo si trovava in viaggio per lavoro ed è deceduto per un infarto: l'azienda è stata condannata a pagare perchè trattatosi di incidente sul lavoro.

Xavier X. ingegnere per l’azienda TSO, società francese del campo delle ferrovie, si trovava a Meung-sur-Loire per una trasferta di lavoro. Sposato, durante una serata conobbe una donna, la sedusse e la invitò in camera a consumare dei rapporti intimi. Stando a quanto riportato dal sito leggo.it, l’uomo morì stroncato da un infarto proprio quella notte. Il suo decesso fu catalogato come ‘incidente sul lavoro’ da varie sentenze, ora diventate definitive. Per questa ragione, l’azienda in cui lavorava Xavier, è obbligata a pagare alla famiglia del dipendente una grossa somma di denaro.

Morto durante viaggio: “Incidente sul lavoro”

L’episodio risale al 2013. L’uomo, uscito a cena dopo il lavoro, incontrò una donna e la portò nella sua camera d’hotel per consumare un rapporto fisico. Ma quella serata finì in tragedia: un infarto stroncò l’uomo sul colpo. Durante i processi, l’azienda tentò in ogni modo di impedire che si archiviasse il caso come morte sul lavoro, ma senza riuscirci.

Diverse sentenze hanno infatti affermato che “un dipendente in viaggio di lavoro è di responsabilità del suo datore di lavoro”, indipendentemente da ciò che fa prima o dopo l’orario di lavoro. Per questo motivo la famiglia dell’uomo avrà diritto di beneficiare dallo Stato e dall’azienda un sussidio mensile fino all’80% del suo ultimo stipendio fino all’anno in cui sarebbe andato in pensione.

Risalgono a dieci anni fa le prime sentenze su casi simili, in cui, seguendo lo stesso principio, qualsiasi morte o infortunio subìto da dipendenti in viaggio di lavoro viene classificato come un “incidente sul lavoro”.