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Fukushima, Greenpeace: "Rilevate radiazioni nel centro olimpico"

Il sito olimpico

Greenpeace ha rilanciato dati allarmanti sulle radiazioni dovute all'incidente di Fukushima nell'area del J-Village

Greenpeace denuncia picchi di radiazioni dovuti al disastro nucleare di Fukushima. Era l’11 marzo 2001 quando uno tsunami a seguito di un terremoto colpì la centrale nucleare di Fukushima.

Fukushima, Greenpeace: “Rilevate radiazioni”

Lo scorso 26 ottobre, durante una campagna di misurazioni, i consulenti per la radioprotezione di Greenpeace Giappone “hanno rilevato e documentato diversi picchi di radioattività” nel complesso sportivo da dove partirà la staffetta della torcia olimpica dei Giochi di Tokyo 2020. A renderlo noto è stata proprio Greenpeace attraverso una nota: “secondo le rilevazioni rese note da Greenpeace Giappone, i livelli di radiazione misurati sulla superficie del terreno intorno allo stadio del J-Village, nella Prefettura di Fukushima, hanno mostrato un picco fino a 71 µSv/h (microsievert/ora). Questo livello è 1.775 volte superiore agli 0,04 microsievert/ora rilevabili prima dei tre incidenti con fusione del nocciolo avvenuto nel 2011 ai reattori di Fukushima Daiichi”.

Il J-Village è situato a circa 19 km dall’ex impianto nucleare ed è stato costruito anni fa per essere utilizzato dagli atleti per allenarsi. Successivamente però è diventata la base logistica nel controllo e nello smantellamento dei reattori nucleari. Il ministero giapponese dell’Ambiente ha cercato di rassicurare spiegando che “generalmente l’area è sicura” e di essere in contatto costante con le autorità locali per “sondare la regione” prima dell’inizio delle Olimpiadi, il prossimo 24 luglio. I risultati completi della campagna di monitoraggio invece, fa sapere Greenpeace saranno pubblicati nella primavera del 2020.