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Coronavirus, Flixbus da Milano fermato a Lione: autista negativo al tampone

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Un autobus Flixbus partito da Milano è stato fermato alla stazione di Lione per la paura del coronavirus: l'autista è risultato negativo al tampone.

È risultato negativo al tampone faringeo per il coronavirus l’autista del mezzo Flixbus partito da Milano è rimasto bloccato a Lione: una passeggera aveva infatti segnalato la tosse anomala dell’autista alla Polizia. I viaggiatori, quindi, erano rimasti “confinati fino a nuovo ordine”. Mobilitati anche il Soccorso d’Urgenza e Santé Publique France per determinare la gravità della situazione, fino a quanto non è emerso che il conducente non presentava alcuna traccia di coronavirus nel corpo.

Coronavirus, bloccato Flixbus Milano-Lione

Nella serata del 24 febbraio la stessa Flixbus ha diramato un comunicato in cui citava la nota dell’Agenzia regionale di sanità francese in merito al caso dell’autista risultato negativo al tampone: “Nessuno dei passeggeri ha avuto sintomi. Il test Covid-19, effettuato sull’autista, che era stato condotto all’Ospedale Civile di Lione, ha dato esito negativo. Questi gli esiti comunicati questa sera dal Centre National de Référence”.

In mattinata infatti, i passeggeri a bordo del Flixbus partito da Milano erano rimasti bloccati alla stazione di Perrache, a Lione a causa di un caso sospetto di coronavirus. Una delle persone presenti a bordo, infatti, avrebbe allertato la Polizia della presenza dell’autista e di un passeggero con una tosse anomala.

Da quanto si era appreso, dalla Francia avevano annunciato controlli severi contestualmente all’aumento di contagi registrato in Lombardia. Il mezzo in questione, prima di arrivare a Lione, aveva effettuato anche le fermate di Torino e Grenoble intorno all’alba. Tuttavia, l’autista e un passeggero, che avevano presentato sintomi sospetti, erano stati trasferiti in ospedale per effettuare le opportune analisi. Almeno una decina di persone, quasi tutti cittadini italiani, erano stati confinati all’autostazione in attesa di indicazioni dalle autorità sanitarie locali.

Il caso del volo Alitalia

Situazione analoga era accaduta poche ore prima a un volo Alitalia partito da Roma e bloccato alle Mauritius: le condizioni per lo sbarco prevedevano una quarantena nella capitale. Sarebbero 300 in questo caso i passeggeri coinvolti. L’alternativa alla quarantena è il rimpatrio (senza sbarco) con lo stesso aereo con il quale sono arrivati.