Negli Usa un ragazzo spara ai genitori della sua fidanzata e li uccide, complice il Coronavirus. Ebbene sì, anche se sembra strano la pandemia c’entra con il fatto di cronaca, ma indirettamente. Khari Sanford ha 18 e su di lui ora pende l’accusa di omicidio colposo: ha compiuto una grave brutalità e non tornerà più indietro.
Ragazzo spara ai genitori della fidanzata
La discussione che ha portato all’omicidio si sarebbe scatenata perché i genitori della sua ragazza volevano tenerli separati, misura necessaria per scongiurare il contagio da Coronavirus. Sembra sensato per molti, ma per Sanford non lo è stato. Le vittime sono la dottoressa Beth Potter, 57 anni, e Robin Carre, stessa età della moglie.
La coppia aveva insistito perché Sanford non vedesse la figlia, perché la signora Potter era affetta da una patologia che l’avrebbe messa a rischio se avesse contratto il Coronavirus. I due ragazzi però hanno ignorato la regola, tant’è che Beth e Robin si sono visti costretti a farli trasferire presso una casa in affitto. Durante il trasloco è scoppiata la lite che ha portato Sanford all’omicidio.
Omicidio per colpa del Coronavirus
La figlia dei Carre avrebbe accusato la madre, dicendole che non si prendeva cura di lei e non le rivolgeva più parola. Secondo alcune indiscrezioni, pare che la ragazza avesse confessato a Sanford di avere genitori molto ricchi, e che lui avesse parlato di “fare soldi”. Beth e Robin sono stati colpiti alla testa da distanza ravvicinata, come in un’esecuzione, ed erano in pigiama, scalzi.
Khari Sanford avrebbe poi chiamato un amico: “Giuro di averli colpiti, come sono sopravvissuti?”, gli ha detto, rendendosi conto che una delle vittime era ancora viva. Un simile fatto di cronaca, a Chicago, ha visto protagonista un uomo di 54 anni e sua moglie, alla quale ha sparato perché temeva avesse il Coronavirus: lui subito dopo si è tolto la vita.