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Coronavirus, in Cina un McDonald’s vieta l’ingresso alle "persone di colore"

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A causa dell'emergenza coronavirus, in un McDonald’s in Cina è stato posto un cartello che vieta l'ingresso alle persone di colore.

Ingresso vietato alle “persone di colore”: questo è il cartello apparso all’ingresso di un McDonald’s di Guangzhou, una città della Cina meridionale. Infatti, a causa della diffusione del coronavirus, sono aumentati anche gli episodi di razzismo e di discriminazione verso i gruppi più deboli. La diffusione del contagio nelle popolazioni di origine africana ha spaventato molte persone e portato anche a comportamenti di questo tipo. La denuncia è arrivata via social, grazie a un video diffuso su Twitter.

Coronavirus, razzismo contro “persone di colore”

Un episodio spiacevole e inaspettato da una nota catena di fast food mondiale. All’ingresso di un McDonald’s in Cina, infatti, è apparso un cartello che vieta l’ingresso alle “persone di colore” in seguito alla diffusione del coronavirus tra la popolazione di origine africana. Con un video pubblicato sui social è partita una denuncia che ha seguito un senso di sdegno da parte del web. Il video ha fatto il giro del mondo in pochissime ore.

La catena di fast food ci ha tenuto a precisare in una nota che “dopo aver appreso di una comunicazione non autorizzata ai nostri ospiti in un ristorante a Guangzhou, abbiamo subito rimosso la comunicazione e chiuso temporaneamente il ristorante“.

Inoltre, McDonald’s ha specificato che quel divieto non è in alcun modo “rappresentativo dei valori inclusivi” che persegue la catena. Sono giunte anche le scuse per il comportamento del punto vendita cinese.