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Donald Trump: "Il coronavirus in Italia? Colpa dei cinesi"

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Coronavirus, Trump non ha dubbi e individua in quei cinesi che avrebbero dovuto fare affari con gli Usa la causa della pandemia in Italia.

Sebbene Donald Trump sia alle prese con l’epidemia da coronavirus, non manca di pensare anche all’Italia. Per lui, il nemico numero uno a oggi resta la Cina. E anche per la pandemia esplosa nel Bel Paese trova nel popolo asiatico il capro espiatorio indicando i cinesi – che avrebbero dovuto fare affari con gli Stati Uniti – come i veri untori della Lombardia e, conseguentemente, del resto di Italia. In un intervento riportato da Giuseppe Sarcina, editorialista del Corriere della Sera, il tycoon evidenzia: “Noi sappiamo che molti cinesi che dovevano concludere affari con noi, sono andati invece in Italia per cercare un’alternativa” è la spiegazione data da Donald Trump. Per questo lui è soddisfatto di aver chiuso da subito i voli internazionali con la Cina: “Abbiamo salvato milioni di vite umane”.

Coronavirus, Trump e l’Italia

Dunque, per Donald Trump il coronavirus in Italia è causa dei cinesi. E durante il briefing alla Casa Bianca, Donald Trump non ha lesinato complimenti nei confronti del premier italiano, Giuseppe Conte. Secondo il tycoon, infatti, l’Italia non può che ritenersi fortunata ad avere questo capo del governo in un momento così delicato: “L’Italia è stata colpita duramente. Parlo spesso con il loro premier, un mio grande amico. Sono certo che riuscirà a portare il suo paese fuori da questa grave crisi”.

Intanto, però, Trump prosegue nella sua dura battaglia contro la Cina: “Se si è resa intenzionalmente responsabile della diffusione del virus dovrebbe pagarne le conseguenze. Se invece è stato un errore è diverso”. Perché, secondo Trump, c’è una grande differenza tra un errore o l’averlo fatto di proposito: “Ma in ogni caso devono lasciarci indagare. Io l’ho chiesto subito ma loro non hanno voluto, penso che fossero imbarazzati”, ha osservato lasciando aperto il sospetto non solo di un incidente di laboratorio ma anche di una mossa voluta, mentre l’intelligence americana sta continuando le sue indagini.

La risposta della Cina a Trump

E non è mancata la risposta della Cina per mezzo del ministero degli Esteri, Geng Shuang, sull’ipotesi di invio di un team in Cina per indagare sull’origine della pandemia da coronavirus. Pechino esorta poi i politici statunitensi come Peter Navarro a “Smettere di diffondere voci inseguendo il gioco dell’incolpare altri e a concentrarsi sulla lotta alla pandemia negli Usal Il nemico non sono i cinesi, ma il coronavirus”.