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Nuova Zelanda, i confini resteranno chiusi per molto tempo

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In Nuova Zelanda confini chiusi nonostante la fine del lockdown: prevista solo una zona sicura per i collegamenti con l'Australia.

In Nuova Zelanda ieri, lunedì 4 maggio, per la prima volta sono stati registrati zero nuovi positivi al coronavirus, un risultato che permette di affermare che il Paese ha ormai superato l’emergenza sanitaria. La premier neozelandese, Jacinda Ardern, ha così commentato la notizia in un conferenza stampa: “Proseguiamo il lavoro, non ci possiamo permettere di sprecare il buon lavoro fatto finora quando il nostro obiettivo è così vicino e a portata di mano”. Oltre a questo la Ardern ha informato che la Nuova Zelanda ha deciso di tenere chiusi i suoi confini per molto tempo.

In Nuova Zelanda confini chiusi

Nello specifico dovrebbe essere mantenuta la possibilità di scambio, e dunque di entrata e uscita, solo con la vicina Australia. É la cosiddetta bolla trans-Tasman, vale a dire zona sicura di viaggio che darebbe ai residenti dei due Paesi la possibilità di muoversi senza l’obbligo di quarantena. Come è noto i governi di Nuova Zelanda e Australia avevano chiuso subito i loro confini a quasi tutti gli stranieri nell’ambito delle misure prese per contenere la diffusione del coronavirus nei rispettivi Paesi.

Il coronavirus in Nuova Zelanda

Le scelte fatte dalla Ardern, unite anche al fatto che il coronavirus non si sia diffuso inizialmente in Nuova Zelanda, hanno permesso al Paese di avere una situazione quasi sempre sotto controllo: 1137 casi e 20 morti. Le autorità neozelandesi hanno sviluppato progressivamente le misure di confinamento alla fine di marzo, quando c’erano 28 casi di contagio, con una quarantena stretta dichiarata il 25 marzo. Lo scorso 28 aprile, invece, è cominciato l’allentamento delle restrizioni con l’autorizzazione alla ripresa del 75% delle attività economiche e commerciali, anche se restano ancora restrizioni alle attività e al movimento dei cittadini.