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Coronavirus, Nuova Zelanda a quasi zero contagi: via alla fase 2

Coronavirus, Nuova Zelanda: quasi zero contagi

Agire immediatamente ai primi casi di Coronavirus ha funzionato in Nuova Zelanda, che si avvicina al dichiarare zero contagi.

La Nuova Zelanda arriva vicinissima ai contagi zero, tanto che si potrebbe azzardare abbia sconfitto il Coronavirus. A darne annuncio è stato il primo ministro Jacinda Ardern, che durante una conferenza stampa tenutasi il 26 aprile 2020 ha comunicato la partenza della fase due.

Quasi zero contagi in Nuova Zelanda

I casi registrati in Nuova Zelanda sono poco meno di 1.500, con solo 19 morti per Coronavirus. La formula del successo? Aver agito nell’immediato, ai primi contagi, con misure restrittive per cercare di contenere l’espansione della pandemia. Tale tattica ha decisamente funzionato nelle due isole che compongono il Paese, tanto che nelle ultime 24 ore c’è stato un solo nuovo caso.

Il primo ministro ha dichiarato che il Governo è riuscito ad evitare il peggio e ora dovrà “stanare” i pochi rimasti. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo di eliminazione che ci eravamo posti”, ha detto il direttore generale della Sanità Ashley Bloomfield. A partire dal 28 aprile, ci sarà un allentamento delle restrizioni anti Coronavirus e quindi l’avvento della fase due.

La fase 2 dell’emergenza Coronavirus

Pensare ad una vita normale è ancora prematuro, secondo quanto affermato dalla Ardern, pertanto torneranno operative le aziende manifatturiere e del settore costruzioni, riapriranno alcuni negozi e si potrà ritirare cibo da asporto, sempre osservando distanziamento sociale e attenzione.

Le scuole saranno aperte solo per i bimbi fino ai 10 anni con genitori che lavorano nei settori che ripartiranno, mentre gli spostamenti rimarranno possibili esclusivamente per lavoro, necessità o attività motoria.