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Coronavirus, in Giappone crolla il tasso di suicidi

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In Giappone crolla il tasso dei suicidi per coronavirus. Il lockdown fa bene alla mente: adesso rischio aumento per la crisi economica.

A causa del coronavirus il tasso di suicidi è diminuito. Si registra un -20% rispetto all’anno scorso, il calo più grande degli ultimi 5 anni. Più tempo in casa, meno lavoro e blocco dell’anno scolastico hanno contribuito alla discesa.

Coronavirus, in Giappone cala il tasso suicidi

A causa del coronavirus il tasso di suicidi in Giappone è crollato al 20%. Se da un lato è vero che la pandemia ha causato un aumento dello stress per la reclusione in casa, dall’altra parte ha fermato anche i suicidi. Solo ad aprile si sono tolte la vita 1.455 persone, 359 in meno rispetto ad aprile 2019.

Situazione totalmente diversa invece in Australia dove il numero dei suicidi è arrivato ad essere più alto rispetto a quello dei morti di coronavirus.

Le sofferenze dei bambini

Nonostante negli ultimi anni siano calati i casi di suicidio, c’è stato un aumento tra i bambini, vittime di bullismo a scuola. Quest’ultima è una delle cause principali. L’anno accademico in Giappone inizia ad aprile e quel periodo è particolarmente stressante per i più piccoli. Il rinvio a causa del coronavirus potrebbe aver salvato vite.

Secondo l’ex capo del servizio di consulenza telefonica della Federazione giapponese di Inochi-no-Denwa “la scuola e’ una pressione per alcuni giovani, ma questo aprile non esiste quella pressione. A casa con le loro famiglie, si sentono al sicuro – ha aggiunto- .Per quanto riguarda gli adulti, in periodi di crisi e catastrofi nazionali, “tradizionalmente, le persone non pensano al suicidio”. Difatti, un calo dei suicidi c’è stato anche nel 2011 in coincidenza dello tsunami e l’incidente nucleare a Fukushima.

Il lavoro causa dei suicidi

Anche il calo del numero di persone che si recano a lavoro viene visto come un fattore determinante di questo dato. Da contrappeso, però, ci sono le pressioni economiche dovute allo stop delle imprese. A seguito della crisi finanziaria del 1997 il tasso dei suicidi è salito al 35%. Questo vuol dire che una nuova crisi potrebbe far rimbalzare di nuovo il dato e farci assistere ad un nuovo aumento di casi.