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Sindrome di Kawasaki, l'appello di una madre: "Attenzione ai sintomi"

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La madre di un bimbo con la sindrome di Kawasaki lancia un appello affinché non si sottovautino i segnali della malattia.

La madre di un bimbo che ha contratto la sindrome di Kawasaki ha voluto lanciare un appello affinché i genitori non sottovalutino i segnali e i sintomi della malattia. Autrice della testimonianza è Hannah Fields, originaria del Regno Unito.

L’appello di una madre sulla sindrome di Kawasaki

La donna ha spiegato che il figlio Harry, 5 anni, ha iniziato ad avere febbre alta e mal di gola che, pensando si trattasse di influenza, è stata curata con degli antibiotici. I sintomi però persistevano e ad essi si era aggiunta un’accelerazione della frequenza cardiaca superando i 160 battiti al minuto, motivo per cui insieme al marito ha deciso di rivolgersi ad un’ambulanza.

Grazie a dio mio marito ha deciso di chiamare il 999. La tempestività della diagnosi è essenziale. Se non fosse stato trattato immediatamente, le cose sarebbero andate in un altro modo“, ha spiegato. In ospedale, i medici lo hanno ricoverato insieme ai pazienti con coronavirus e per cinque giorni gli hanno somministrato steroidi e antibiotici.

Hanno poi constatato che i suoi linfonodi erano ingrossati e che aveva un’eruzione cutanea, il che potrebbe voler dire che precedentemente anch’egli aveva contratto l’infezione. Diversi studi stanno infatti evidenziando la possibilità che ci sia un collegamento tra la sindrome di Kawasaki nei bambini e il coronavirus.

I tamponi hanno dato esito negativo e ora Harry si avvia verso la guarigione. Questo il messaggio che sua madre ha voluto lanciare: “Voglio solo far capire alle persone che anche i bambini possono essere colpiti dal virus“.