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Coronavirus, ricoverati a Pavia due bambini con sindrome di Kawasaki

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Due bambini di 7 e 8 anni affetti da sindrome di Kawasaki, ma negativi al coronavirus, sono stati ricoverati all'ospedale San Matteo di Pavia.

Hanno rispettivamente 7 e 8 anni i due bambini affetti da sindrome di Kawasaki ricoverati nel reparto di pediatria dell’ospedale San Matteo di Pavia. Le condizioni dei due bimbi, risultati negativi al tampone per il coronavirus, sono attualmente stazionarie e sotto controllo anche se il recente aumento dei casi di Kawasaki tra i più piccoli ha indotto i medici degli ospedali italiani a prendere diverse precauzioni. Nel mondo scientifico sono infatti ancora molti gli interrogativi in merito a un possibile legame tra il coronavirus e la sindrome di Kawasaki nei bambini.

Sindrome di Kawasaki, bambini ricoverati a Pavia

I due bambini ricoverati sono attualmente seguiti dall’equipe del professor Gianluigi Marseglia, direttore del reparto di pediatria del San Matteo, che ha provveduto a eseguire sui piccoli gli tamponi per il coronavirus poi risultati negativi. Proprio nella giornata del 13 maggio, uno studio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo pubblicato sulla rivista medica Lancet aveva ipotizzato un legame tra una malattia simile alla sindrome di Kawasaki e il Covid-19.

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Secondo lo studio infatti, la sintomatologia della quale sarebbero affetti numerosi bambini ricoverati in queste settimane (congiuntivite, lingua color fragola, labbra secche e febbre alta) sarebbe correlata non alla sindrome di Kawasaki ma a un’analoga sindrome iper infiammatoria acuta diversa da quest’ultima.

Le principali caratteristiche di questa nuova malattia sono state illustrate dal professor Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria e membro del Comitato tecnico scientifico, che in un’intervista concessa all’Huffington Post ha dichiarato: “Le differenze sono importanti nella ‘nuova sindrome’, per esempio, non sarebbe stata rilevata la complicanza cardiaca data dalla dilatazione delle coronarie, bensì una miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco, che può causare cali di pressione, shock, ecc)”.