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Amazon vieta alla polizia di poter usare il riconoscimento facciale

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Amazon nega l'utilizzo del riconoscimento facciale alla polizia per un anno in attesa di una regolamento federale.

Amazon ha temporaneamente vietato alla polizia di utilizzare la sua tecnologia di riconoscimento facciale Rekognition. A renderlo noto è stato lo stesso gigante dell’e-commerce che ha precisato che la moratoria sarà di un anno. Amazon si raccorda dunque a quanto fatto pochi giorni fa da Ibm, che ha assunto una decisione simile parlando di rischio di violazione dei diritti umani e della privacy, citato anche ricerche che indicano che la tecnologia di riconoscimento facciale subisca distorsioni in base all’età, alla razza e all’etnia.

Amazon vieta il riconoscimento facciale alla polizia

“Stiamo spingendo per normative governative più rigorose sull’uso etico delle tecnologie di riconoscimento facciale e il Congresso sembra pronto a raccogliere la sfida – così Amazon spiega la sua scelta sottolineando anche come ci sia bisogno di una regolamentazione federale – Speriamo che questa moratoria di un anno possa dare al Congresso tempo sufficiente per attuare le regole appropriate e siamo pronti a fornire aiuto se richiesto”.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, la decisione della società di bloccare per un anno l’uso da parte della polizia del suo software di riconoscimento facciale sarebbe “frutto del timore, denunciato da attivisti e gruppi per i diritti civili, che le forze dell’ordine possano utilizzare la tecnologia per identificare le persone che partecipano alle manifestazioni contro le violenze degli agenti, scoppiate dopo la morte di George Floyd. Il leader del settore delle e-commerce ha inoltre fatto sapere che l’uso di Rekognition verrà consentito solo per monitorare il lavoro a favore delle vittime della tratta di esseri umani e come ausilio per ritrovare bambini scomparsi.