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Coronavirus, situazione critica a Los Angeles: le contee richiudono

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Il governatore ha ordinato la richiusura a causa dei contagi di coronavirus in aumento a Los Angeles.

Ancora centinaia di decessi per coronavirus negli Usa: a Los Angeles e in altre sei contee californiane è stato ordinato di chiudere di nuovo. “La Covid-19 è ancora in circolazione in California e, in alcune parti dello Stato, sta diventando più forte”, ha dichiarato il governatore Gavin Newsom che ha reintrodotto le misure restrittive. Nella sola contea di Los Angeles sono stati registrati un totale di quasi 98mila casi e oltre 3.300 morti.

Coronavirus, i casi a Los Angeles

I dati della Johns Hopkins University, invece, parlano di altri 288 decessi per coronavirus in 24 ore. Gli Usa si confermano il Paese più colpito dalla pandemia di coronavirus nel mondo con 125.768 morti su oltre 2,5 milioni di casi. Arginare la diffusione del contagio è diventato l’obiettivo principale in California dopo le ultime impennate. Dunque le autorità sono costrette a fare dietrofront dopo i tentativi di riapertura.

Chiusi bar e pub

Gavin Newson ha ordinato a tutti i bar, le birrerie, i birrifici, i pub, le cantine e le sale di degustazione di chiudere immediatamente. Il provvedimento riguarda le contee di Los Angeles, Riverside, San Bernardino, Ventura e Santa Barbara. “Fare questo passo è fondamentale – ha spiegato il governatore della California – per limitare la diffusione del virus nelle contee che stanno registrando i maggiori aumenti”.

Ripartenza e giovani

Inizialmente le autorità avevano attribuito il numero crescente di casi della contea di Los Angeles ai più test in corso. Adesso, però, i dati non possono più essere spiegati in tal senso. L’aumento, piuttosto, sarebbe da attribuire alla ripartenza di alcuni settori dell’economia come bar e ristoranti, anche perché le infezioni sono sempre più identificate tra i giovani.