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Pizza Hut in bancarotta, il gigante della ristorazione vittima del Covid

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Schiacciata dagli ulteriori debiti accumulatisi durante l'emergenza covid, la catena di pizzerie Pizza Hut ha ufficialmente dichiarato bancarotta.

La crisi economica provocata dall’emergenza coronavirus miete un’altra vittima e questa volta di tratta della celebre catena di ristoranti Pizza Hut, il cui attuale proprietario (Yum! Brands, Inc. facente parte del gruppo Npc International) ha ufficialmente dichiarato bancarotta nella giornata del 1° luglio, ritenendo ormai insostenibili i debiti pari a quasi un miliardo di dollari accumulati nel corso degli ultimi anni. La crisi del coronavirus sarebbe stata dunque soltanto il colpo di grazia per un’azienda che già da tempo faticava a mantenersi in attivo, nonostante il grande colpo di mercato portato avanti due anni fa quando Pizza Hut diventò sponsor ufficiale della Nfl, il massimo campionato di football americano.

Coronavirus, bancarotta per Pizza Hut

Con la sottoscrizione di un parziale accordo con i creditori tuttavia, per il momento sembra essere scongiurata la chiusura degli oltre 18mila punti vendita sparsi in tutto il mondo, anche se per far sopravvivere il marchio nato nel 1958 a Wichita, nel Kansas, sarà necessario l’intervento di un nuovo gestore che andrà a sostituire l’attuale proprietario. Assieme a Pizza Hut sarà coinvolto nella procedura di bancarotta anche un altro storico marchio della ristorazione a stelle e strisce, le hamburgerie Wendy’s.

La bancarotta di Pizza Hut segue di pochi giorni quella del Cirque du Soleil, che lo scorso 29 giugno ha annunciato l’avvio della procedura di bancarotta controllata dopo che l’inattività causata dal lockdown avevano costretto il celebre circo canadese a licenziare il 95% della sua intera forza lavoro. In una nota ufficiale, il Ceo Daniel Lamarre aveva dichiarato in proposito: “Negli ultimi 36 anni Cirque du Soleil è stata una società di grande successo e redditività. Tuttavia, a seguito dell’azzeramento degli incassi a causa della chiusura forzata di tutti nostri spettacoli a causa del coronavirus, il management ha deciso di agire con decisione per proteggere il futuro del gruppo”.