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Coronavirus: trapianto di polmoni dopo più di 3 mesi in terapia intensiva

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Per una donna positiva al coronavirus rimasta per 112 giorni in terapia intensiva si è reso necessario il trapianto di entrambi i polmoni.

Dopo aver trascorso oltre tre mesi intubata in terapia intensiva, una donna sudcoreana positiva al coronavirus è stata sottoposta ad un doppio trapianto di polmoni. Si tratta del nono intervento al mondo di questo tipo su una paziente infetta che ha consentito il miglioramento delle sue condizioni dopo tante terapie che non hanno sortito l’effetto sperato.

Coronavirus: trapianto di polmoni per una paziente

I medici le avevano diagnosticato l’infezione a fine febbraio e da quel momento è stata ricoverata in terapia intensiva per sedici settimane. Mentre riusciva a sopravvivere solo grazie ad un ventilatore polmonare, il personale sanitario ha provato diverse terapie per sperare di migliorare il suo stato di salute.

Le ha infatti somministrato l’idrossiclorochina antimalarica, poi sospesa, il trattamento per l’HIV Kaletra e degli steroidi, senza però avere riscontri positivi. I polmoni della paziente ne sono infatti usciti distrutti e devastati, motivo per cui il pneumologo Park Sung-hoon, anestesista rianimatore dell’Hallym University Sacred Heart Hospital, ha deciso di procedere con il trapianto.

Un intervento la cui probabilità di successo è del 50% ma al quale fortunatamente, dopo otto ore in sala operatoria, la donna ha reagito bene. I medici che lo hanno condotto hanno descritto i suoi polmoni come distrutti e duri come la roccia a causa del coronavirus. Ora le sue condizioni stanno gradualmente migliorando e i medici sono fiduciosi che possa presto ristabilirsi.