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Coronavirus, organizzano una festa con 400 persone: 21 positivi

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"Non avevamo pensato alle conseguenze". Queste le parole dell'organizzatore della festa con 400 persone e 21 sono risultati positivi al coronavirus.

Una giovane ha organizzato una festa con 400 persone e 21 sono risultate positive al coronavirus. L’evento è stato organizzato per i festeggiamenti del 4 luglio. “Alla fine è venuta un sacco di gente e non abbiamo pensato alla pandemia, insomma, abbiamo detto ‘non può accadere proprio a noi”.

Coronavirus, festa 400 persone e 21 positivi

Una ragazza nel Missouri ha deciso di organizzare una festa tra liceali per il 4 luglio senza pensare a che cosa sarebbe potuto accadere. Il risultato è stato che su oltre cento persone 21 sono risultate positive al coronavirus. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbero stati all’incirca 400 gli invitati alla festa.

Cole Wood, uno degli organizzatori dell’evento non ha minimamente pensato alle conseguenze. “Alla fine è venuta un sacco di gente e non abbiamo pensato alla pandemia, insomma, abbiamo detto ‘non può accadere proprio a noi’. Credo fossimo intorno ai 300 o 400″, ha raccontato il giovane. Sempre lui ha spiegato che nei giorni successivi all’evento degli amici si sono ammalati. Solo in quel momento “abbiamo iniziato a fare due più due, e il risultato è che forse abbiamo sbagliato ad organizzare la festa”.

Le immagini del party

Dell’evento ci sono anche dei video in cui si vedono le persone l’una vicina all’altra. Non è possibile rintracciare tutte le persone presenti all’evento in quanto si è trattato di un raduno a casa per cui non è stata fatta alcuna lista. Le autorità hanno lanciato un appello, chiedendo a chiunque avesse partecipato alla festa di isolarsi per 14 giorni.

Per quanto riguarda i liceali che hanno partecipato al party – ha detto Andrew Warlen, direttore del dipartimento della Salute della contea – non ho dubbi che la maggior parte di loro avrà sintomi lievi o addirittura assenti. Ma il vero problema è che potrebbero comunque contagiare i loro genitori e i loro nonni, ma anche i loro insegnanti. In questo momento il messaggio che deve passare è che, anche se andiamo verso la riapertura delle attività, non siamo ancora tornati alla normalità. Evitare di ammassarsi è ancora una buona idea”.