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Ragazzo muore isolato dalla famiglia, credeva di avere il coronavirus

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Un ragazzo di 13 anni è morto negli Usa dopo essere stato per giorni isolato nella sua stanza. Credeva infatti di aver contratto il coronavirus.

Tragedia negli Stati Uniti, dove un ragazzo di soli 13 anni è morto nella sua camera da letto dopo essersi isolato nel timore di aver contratto il coronavirus. Maxx Cheng ha infatti iniziato a sentirsi male nella giornata del 4 luglio, ma nonostante alcuni test eseguiti alcuni giorni dopo il ragazzo è sempre risultato negativo al Covid-19. Malgrado ciò, Cheng decise ugualmente di auto isolarsi all’interno della propria abitazione, al fine di scongiurare la diffusione del morbo tra i suoi famigliari.

Morto ragazzo isolato nella sua stanza

Stando a quanto riportato da diverse testate statunitensi e britanniche, il 13enne ha iniziato a star male il 4 luglio accusando dolori al petto, vomito e nausea. Una sintomatologia che ha immediatamente allarmato il ragazzo, al punta da indurlo a isolarsi nella sua camera da letto per evitare di contagiare i suoi genitori, sua sorella e suo fratello gemello. I timori del giovane non sono svaniti nemmeno il 9 luglio, quando i test effettuati per verificare se avesse o meno contratto il coronavirus hanno dato esito negativo.

Con il passare dei giorni le condizioni di salute del ragazzo sembrava stessero migliorando, quando la notte del 16 luglio i suoi genitori lo hanno trovato privo di vita nella sua stanza. Una morte assurda, se si pensa che da tre giorni la sua temperatura corporea era finalmente scesa e anche la tosse che lo attanagliava da diverso tempo era andata via. Nei prossimi giorni verranno resi noti i risultati dell’autopsia, che potranno finalmente chiarire di cosa è morto il 13enne. Maxx Cheng, residente a Claremont in California, era sempre stato un ragazzo atletico e in buona salute, tanto che prima di ammalarsi faceva parte della squadra di nuoto della sua scuola.