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Coronavirus, in Spagna dj beve da una bottiglia e poi sputa sulla folla

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È polemica in Spagna per un video in cui si vede un dj bere degli alcolici e sputarli sulla folla noncurante dei rischi di contagio da coronavirus.

La paura da coronavirus sembra essere ormai un ricordo del passato nelle località turistiche della Spagna, dove sta suscitando aspre polemiche in questi ultimi giorni un video virale in cui è possibile vedere il noto dj Fali Sotomayor intrattenere il suo pubblico bevendo da una bottiglia di liquore per poi successivamente sputare il contenuto addosso alla folla, il tutto noncurante dei rischi di contagio.

Coronavirus, dj sputa sulla folla in Spagna

Come riportato dal quotidiano britannico Daily Mail, il filmato è stato girato lo scorso 7 luglio presso il Kokun Ocean Club di Torremolinos, sulla Costa del Sol, anche se solo di recente è stato pubblicato sui social. È li che il dj Fali Sotomayor è stato immortalato mentre intrattiene gli astanti che ballano sotto la console bevendo del liquore direttamente dalla bottiglia per poi sputarlo addosso ai presenti. Nel video si può inoltre vedere Sotomayor porgere la bottiglia agli spettatori lasciandogli bere l’alcol rimasto al suo interno.

Un episodio che assume connotati preoccupanti se si pensa che in Spagna negli ultimi giorni è stato registrato un forte aumento di casi di coronavirus, tanto che recentemente il Regno Unito ha deciso di togliere il paese iberico dalla lista di quelli a baso rischio imponendo la quarantena obbligatoria per chiunque rientri da Madrid. Proprio la capitale spagnola è attualmente la città europea con il più alto tasso di mortalità.

Le scuse del dj

Resosi contro del gesto sconsiderato che aveva compiuto, Sotomayor ha deciso di scusarsi pubblicamente affermando: “Mi vergogno molto e sono dispiaciuto per quello che ho fatto. Ho la totale responsabilità di quanto è accaduto, il locale non c’entra nulla”. Nel frattempo la Malaga Hotel Association Mahos si è dissociata dal comportamento del dj definendolo “un attacco alla salute pubblica”.