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Coronavirus, minacce a Anthony Fauci: costretto ad assumere una scorta

anthony fauci

A seguito delle minacce di morte ricevute, il virologo della task force Usa anti coronavirus Anthony Fauci è stato costretto ad assumere una scorta.

Anthony Fauci è stato costretto ad assumere due guardie del corpo a seguito delle minacce di morte ricevute per la sua lotta contro il coronavirus. Il virologo membro della task force della Casa Bianca, più volte scontratosi con il presidente Usa Donald Trump, ha infatti ammesso in un’intervista rilasciata alla Cnn di vivere sotto scorta al fine di proteggere la sua incolumità e quella della sua famiglia.

Coronavirus, Anthony Fauci sotto scorta

Fauci, direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive, ha spiegato di essere sotto scorta mercoledì 5 agosto durante un’intervista in diretta streaming concessa al dottor Sanjay Gupta della Cnn, spiegando come la decisione di assumere delle guardie del corpo sia stata presa a seguito delle numerose minacce di morte ricevute sia da lui che dalla sua famiglia per il lavoro fatto finora in contrasto al coronavirus, che più volte lo ha visto respingere le richieste di Donald Trump di eliminare il lockdown e riaprire le attività commericiali.

Le parole del virologo

Il virologo ha poi affermato nel corso dell’intervista: “Non avrei immaginato, nemmeno nei miei sogni più reconditi, che persone contrarie a cose che sono puri principi di salute pubblica possano avversarti a tal punto e non condividere quello che io e te diciamo, vale a dire nel mondo della scienza, da arrivare a minacciarti”.

Fauci ha infine spiegato come la pandemia abbia turato fuori: “Il meglio e il peggio delle persone e ricevere minacce di morte per me e la mia famiglia e molestie alle mie figlie mi ha portato al punto in cui devo avere agenti per la sicurezza. Quando ricevi minacce di morte che richiedono di avere sempre protezione, quando iniziano a disturbare i tuoi figli al telefono e al lavoro e a interferire con la loro vita, questo mi fa arrabbiare”.