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Il piano Ue: tamponi sui voli per non dover richiudere le frontiere

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Coronavirus, il piano Ue per tenere aperte le frontiere prevede tamponi sui voli in entrata e uscita. Saranno 4 i Paesi coinvolti, tra cui l'Italia

Mentre nel mondo i contagi continuano ad aumentare, l’Unione Europea pensa a un piano per non finire come in primavera: un altro blocco dei voli è da scongiurare in ogni modo. Anche con tamponi sui voli, sia in partenza che in arrivo.

L’Ue pensa a tamponi sui voli

Mentre Parigi, visto l’aumento di nuovi contagi, valuta l’ipotesi di introdurre un nuovo lockdown, e i contagi aumentano notevolmente in Spagna, l’Europa cerca un piano per sopravvivere all’impennata di casi da coronavirus che si registrerà con i mesi più freddi. Italia, Germania, Francia e Spagna sono le protagoniste di un progetto per sta prendendo piede negli ultimi giorni. L’obiettivo è non richiudere le frontiere come in primavera e l’idea è quella di fare tamponi in entrata e in uscita per i voli dai quattro Paesi. Un accordo di reciproca intesa, quindi, che coinvolgerebbe due Paesi: il primo effettuerebbe il tampone alla partenza e il secondo all’arrivo del passeggero.

Screening a chi rientra da Francia

Il governo italiano, intanto, è al lavoro per imporre uno screening a chi rientra dalla Francia, come già previsto per i rientri da Spagna, Croazia, Malta e Grecia. “C’è già un’interlocuzione avviata con il ministro della Salute, Roberto Speranza con il governo francese -commenta a Rai News24 Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute-. Si sta valutando il tema della reciprocità. Non solo con la Francia, lo si sta immaginando anche con la Spagna, cioè tamponi di controllo in andata e uscita. Io credo che questa possa essere una scelta che tutela la salute di tutti”.