Mentre il vicino Regno Unito affronta una nuova ondata di coronavirus, l’Irlanda cerca di difendere i suoi confini, evitando una brusca risalita dei contagi: così ha stabilito l’obbligo di quarantena anche per gli italiani che arrivano in territorio irlandese. Anche il nostro Paese, infatti, non è considerato sicuro.
Irlanda, obbligo di quarantena per italiani
Alla luce dell’aumento di contagi da Covid-19 che si registra con costanza nelle ultime settimane, per gli irlandesi è preoccupante l’andamento dell’emergenza sanitaria in Italia, esclusa ora dalla lista dei paesi sicuri. Per questo motivo, da lunedì 21 settembre, Dublino ha imposto la quarantena obbligatoria per i viaggiatori che arrivano dall’Italia.
Stesso obbligo per chi arriva da Estonia, Ungheria, Slovacchia, Grecia, Groenlandia e Norvegia. In aeroporto gli sbarchi vengono suddivisi in base alla provenienza: gli arrivi dalle zone definite rosse (rischio alto di contagio), zone mediamente pericolose e Paesi “verdi” (a rischio contagio basso). Tale distinzione resterà attiva fino al 15 ottobre 2020.
Resta preoccupante la situazione in Francia, dove aumentano nettamente i contagi e le vittime. Il virus circola soprattutto dai 75 anni in su, ma veicolo di diffusione sono soprattutto i più giovani, con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Dall’inizio della pandemia sono quasi 30 milioni le persone contagiate nel mondo. Usa, India e Brasile restano i paesi più colpiti. In Europa è la Spagna a essere stata maggiormente colpita, classificandosi al nono posto a livello mondiale.