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Siria, i curdi liberano 20 mila civili

Da due anni in campo profughi: i curdi liberano parenti di Jihadisti

Il Consiglio democratico siriano ha annunciato lo sgombero quasi totale del campo di Hol

In Siria i curdi rilasceranno oltre 20 mila civili catturati circa 2 anni fa e rinchiusi in un campo profughi a confine con l’Iraq perché imparentati con ex jihadisti d o provenienti da zone a lungo dominate dall’Isis. La notizia, diffusa dalle maggiori agenzie internazionali, è stata confermata da Elham al Ahmad, del Consiglio democratico siriano, istituzione che governa la regione semi-autonoma curdo-siriana e che gestisce i campi profughi e di prigionia della Siria nord-orientale e orientale. Dal 2019 il campo profughi di Hol ospita decine di migliaia di persone sfollate dai luoghi controllati dagli integralisti.

Siria, sgomberato campo profughi

Non si ha esattamente contezza del numero di civili trattenuti nel campo a confine con l’Iraq, ma secondo l’Onu sarebbero oltre 60 mila: 25mila siriani, 30mila iracheni e 10mila di altre nazionalità. Si tratta per lo più di donne e bambini, moglie e figli di ex jihadisti, morti in battaglia o fatti prigionieri dalla Coalizione. Queste persone, da almeno due anni, sono costrette a vivere in condizioni igienico-sanitarie precarie e in un clima di forte tensione. Era da tempo che l’amministrazione curdo-siriana chiedeva alla comunità internazionale di farsi carico delle spese del campo profughi. Adesso è invece arrivata la decisione di liberare il campo di Hol tenendo all’interno solo gli stranieri.