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Coronavirus, in Danimarca fuggiti centinaia di visoni infettati

Danimarca fuggiti visoni Covid

Centinaia di visoni sono fuggiti dagli allevamenti: si teme possa essere infettata la fauna selvatica.

Per debellare i focolai di coronavirus, in Danimarca sono molti i visoni abbattuti: stessa scelta in Grecia, Olanda, Usa, Spagna e Francia, dove è stato individuato un focolaio di Covid-19. Segue la decisione del ministro della Salute Roberto Speranza, il quale ha sospeso gli allevamenti di visoni fino alla fine del mese di febbraio 2021. Ma se in Danimarca il problema sembrava debellato, ora scoppia un nuovo allarme: dagli allevamenti sono fuggiti centinaia di visoni malati di Covid. A rischio la fauna selvatica, che potrebbe essere infettata.

Danimarca, fuggiti visoni malati di Covid

Ogni anno sono circa un migliaio i visoni che scappano dagli allevamenti. È quanto succede in Danimarca. Si tratta di una specie adattabile e invasiva. Secondo gli esperti, se il 5% è stato infettato, significa che al momento centinaia di animali ammalati sono in circolazione. Il rischio è che venga contaminata anche la fauna selvatica. In questo modo, potrebbe generarsi una riserva virale. Da essa, ne deriverebbero nuove varianti, che potrebbero tornare all’uomo. Monitorare l’evoluzione che si diffonde in natura è particolarmente complesso.

Tuttavia, i visoni hanno un comportamento solitario, quindi secondo gli studiosi potrebbero ridursi i rischi di contagiare altri animali. Inoltre, sono principalmente portatori sani o presentano sintomi leggeri. Ma le vie di trasmissione sono molteplici: un predatore che si nutre di un cadavere, per esempio, potrebbe essere infettato. Lo stesso gli animali che si possono nutrire delle loro feci. Furetti, donnole e procioni sono gli animali più a rischio. Ma anche cani e gatti selvatici.

Il pericolo risiede soprattutto nelle varianti della struttura genica virale che ne possono derivare. Un cambiamento della proteina spike, con la quale viene attaccata la cellula, potrebbe essere un danno grave. Negli Usa stanno già ideando un vaccino per loro, in modo da proteggerli e permettere le attività degli allevamenti. Per le scelte adottate finora, non mancano critiche e polemiche da parte di animalisti ed ecologisti.