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Nuova Zelanda, maxi concerto: 20 mila persone assembrate senza dpi

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I Six60 hanno organizzato un concerto con 20 mila persone in Nuova Zelanda: nessuno indossava la mascherina, ma lì è tutto nella norma.

Il mondo sta tentando di rialzarsi a fronte della pandemia di Coronavirus, ma in Nuova Zelanda la vita sembra essere tornata alla normalità. Le band infatti sono tornate a fare i propri concerti dal vivo ed in tanti hanno risposto “presente”. È il caso dei Six60, che hanno raggruppato ben 20 mila fans ad ogni loro tappa. Nessun obbligo di distanziamento sociale né di indossare i dispositivi di protezione.

Il concerto in Nuova Zelanda

La prima tappa del tour dei Six60 si è svolta a Waitangi, mentre la seconda alla Baia di Hawke sabato 23 gennaio. Oltre 20 mila biglietti staccati per ogni concerto. Nessuno sembra avere paura di essere contagiato. La Nuova Zelanda è infatti stata dichiarata Covid free a dicembre.

Il Governo ha dunque riaperto alla vita sociale ed agli eventi. L’utilizzo dei dispositivi di protezione è soltanto consigliato, ma non obbligatorio. L’unica raccomandazione riguarda la necessità di tenere acceso il Bluetooth del proprio cellulare, in modo da potere essere localizzati ed arginare eventuali focolai. Le immagini che arrivano dalla Nuova Zelanda, eppure, sembrano ormai fuori dalla norma per la maggior parte degli altri Paesi, tra cui soprattutto l’Italia.