Argomenti trattati
Catania e tutto l’hinterland si sono risvegliate coperte di cenere e lapilli. Fumo e polvere hanno avvolto il cielo della notte e nelle prime ore del giorno. Dopo giorni di tregua, l’Etna ha fatto sentire la sua voce con una nuova eruzione.
Etna, eruzione e boati per chilometri di distanza
Continua l’attività eruttiva dell’Etna. Nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 agosto 2021 si è verificato il 53esimo parossismo. L’attività eruttiva è seguita da forti boati e un’ampia colata sul versante est, riversandosi sulla valle del Bove.
- LEGGI ANCHE: Etna, boati e ripresa dell’attività vulcanica: nube eruttiva alta 9 km si estende fino alla Calabria
Molti residenti della zona hanno immortalato lo spettacolo eruttivo, sebbene non siano mancati i disagi. La società di gestione dell’aeroporto Fontanarossa di Catania ha segnalato nuovi possibili disagi al traffico aereo a causa della cenere e delle pietre sulle piste. Sui social hanno segnalato “possibili ritardi su voli in arrivo e in partenza causa eruzione Etna”.
Etna, nuova eruzione
Boati ed esplosioni si susseguono a chilometri di distanza. Dopo cinque giorni di tregua, ancora pietre e cenere hanno raggiunto i vicini centri abitati. Intorno alle 4.30 le telecamere dell’Ingv Osservatorio Etneo hanno registrato un nuovo trabocco lavico proveniente dal cratere di Sud-Est. L’eruzione è stata accompagnata da una colonna di cenere e da forti boati registrati fino alle 6 del mattino. Molti abitanti dei Comuni dell’hinterland di Catania e Messina, non distanti dal vulcano, sono stati svegliati nel cuore della notte.
La nuova eruzione dell’Etna ha costretto i residenti a ripulire case, terrazze e strade, coperte dalla cenere e dalla polvere. Alcuni testimoni raccontano che l’eruzione e i successivi boati hanno persino fatto tremare finestre e pavimenti.
Etna, nuova eruzione: le parole del vulcanologo dell’Ingv
“L’abbiamo sentita bene stamattina, la voce dell’Etna, abbiamo sentito le onde di pressione che hanno fatto tremare non solo finestre, porte e serrande, ma persino le mura e i pavimenti delle case. E come sempre, niente di anomalo, il fenomeno è sempre lo stesso: bolle di lava che esplodono in superficie, fenomeno quindi totalmente “pellicolare” e completamente innocuo“. A farlo sapere è Boris Behncke, il vulcanologo dell’Ingv che ha ripreso l’eruzione avvenuta all’alba.
Quindi ha precisato: “Ciò non toglie che si tratta di qualcosa di estremamente spettacolare ed impressionante, una manifestazione della natura che ci mostra il nostro spazio e ci mette a confronto con l’energia del vulcano, energia capace di farci scomparire, che però ci dà anche gran parte di ciò che ci permette di esistere”.