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Evade dai domiciliari e si fa arrestare: “Meglio il carcere che mia moglie”

Preferisce il carcere "alla moglie"

Un 30enne non sopporta il regime di convivenza forzosa con la coniuge, perciò evade dai domiciliari e si fa arrestare: “Meglio il carcere che mia moglie”

Paradossale a Roma, dove un 30enne evade intenzionalmente dai domiciliari e si fa arrestare spiegando agli attoniti Carabinieri che  “è meglio il carcere che mia moglie”. Insomma, il sunto di quella richiesta ai militari del comando stazione di Guidonia, cittadina della provincia di Roma, è stato che è meglio il carcere che i domiciliari da trascorrere con la moglie di quel giovane detenuto.

Un menage familiare decisamente difficile: “Meglio il carcere che mia moglie” 

L’uomo era in regime di custodia ai domiciliari per reati contro il patrimonio, ma evidentemente il menage familiare e matrimoniale a cui si sentiva sottoposto non dev’essere stato di suo gradimento. I media che hanno ripreso la notizia non danno menzione specifica di quale fosse il motivo di tanta avversione.

La libertà in galera, perciò evade dai domiciliari: “Meglio il carcere che mia moglie” 

Tuttavia lo storico della vicenda e soprattutto il suo esito dicono incontrovertibilmente che i domiciliari in casa con la consorte per quell’uomo erano la galera e che la lontananza dall’ex amato bene sia pur in galera era in un certo senso la “libertà”. Sta di fatto che l’uomo ha scelto la sola via che gli è parsa percorribile: è evaso dai domiciliari intenzionalmente ma non si è dato alla fuga.

Si presenta dai Carabinieri: “Arrestatemi, sono evaso, meglio il carcere che mia moglie” 

Si è presentato al comando stazione dei militari della territoriale di riferimento ed ha chiesto di scontare la sua pena in carcere. Inutile dire che i Carabinieri hanno “esaudito” il suo desiderio, dato che la sua era di fatto un’evasione. Informata l’autorità giudiziaria, l’uomo è stato trasferito in carcere.