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Fabio Rovazzi a Wembley nella curva degli inglesi: "Ho dovuto soffrire in silenzio"

Fabio Rovazzi

Fabio Rovazzi ha raccontato la finale di Euro 2020, vissuta a Wembley, ma nella curva dei tifosi inglesi: "Se avessi esultato sarei morto".

Anche Fabio Rovazzi, cantante e youtuber classe 1994, era allo stadio di Wembley domenica 11 luglio a tifare per gli Azzurri: “Fino all’ultimo non sapevo se sarei riuscito ad andare a Wembley, in questi giorni ho pubblicato il video del nuovo singolo (La mia felicità, con Eros Ramazzotti), avevo in scaletta una serie di impegni. Non appena ho capito che potevo andare mi sono imbarcato, nonostante il biglietto per il posto allo stadio: pensavo a una tribuna, mi sono ritrovato in curva con gli inglesi. Se avessi esultato sarei stato un uomo morto. Mi è toccato soffrire in silenzio”.

Fabio Rovazzi a Wembley nella curva degli inglesi: “Il meteo era in linea con il morale dei tifosi inglesi”

In un’intervista al Corriere della Sera, Fabio Rovazzi ha raccontato la sua esperienza londinese: “C’era un tempo orribile, come sempre. Un meteo in linea con il morale dei tifosi inglesi“, tra i quali “si respirava un’aria di vittoria assoluta. Con la parata di Donnarumma hanno visto la coppa sfumare. Non potevano crederci“. Del resto, anche il portiere italiano ci ha messo un po’ a capire che quello parato a Saka era stato il rigore decisivo.

Il migliore in campo secondo il cantante non è stato però il portiere di Castellammare di Stabia, bensì il giocatore della Juventus “Federico Chiesa, è stato un mostro. Incredibile. Pazzesco”.

Fabio Rovazzi a Wembley nella curva degli inglesi: “Abbiamo avuto dei bravi avversari”

Fabio Rovazzi non ha negato i meritati complimenti alla formazione inglese: “La nostra è stata una vittoria presa al millimetro, si sono fronteggiate due squadre fortissime e nei supplementari l’Inghilterra ci ha fatto soffrire. Abbiamo avuto degli avversari molto bravi“.

Il cantante si è lasciato però andare anche ad alcune critiche: al ct inglese Gareth Southgate, secondo Rovazzi incapace di motivare adeguatamente la squadra: “Nel secondo tempo il possesso di palla è stato al cento per cento degli Azzurri”; ai suoi giocatori, che si sono tolti la medaglia: “Non è stato un bel gesto”; e ai tifosi di casa: “Sono stati abbastanza scandalosi a fischiare l’inno di Mameli mentre dagli spalti gettavano in campo di tutto e di più. C’è stata scarsa sportività, potevano impartire una lezione di eleganza invece abbiamo assistito a un ‘rosicamento’ che ci ha fatto molto godere. Vederli perdere proprio mentre ero in mezzo a loro è stato fantastico“.

Fabio Rovazzi a Wembley nella curva degli inglesi: “Ero una bomba inesplosa”

Parlando della sua esperienza tra i tifosi dei Tre Leoni, Fabio Rovazzi si è definito “una bomba inesplosa”: “Dopo dieci minuti lo stadio si è svuotato e solo a quel punto ho potuto lasciarmi andare. Ho ripreso i seggiolini vuoti e ho lanciato un urlo liberatore, come si vede nelle stories che ho pubblicato su Instagram”.

“È stata la partita più incredibile della mia vita“, ha proseguito Rovazzi, che ha raccontato anche cos’è successo dopo la parata decisiva di Gianluigi Donnarumma: “Sullo stadio è sceso un silenzio totale, mai sentito prima, e i cartelloni degli inglesi con la scritta It’s coming home (sta venendo a casa, riferito alla coppa) sono diventati It didn’t. Sessantamila cuori si sono spezzati all’unisono“.