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Facchinetti aggredito da McGregor, il racconto: "Gli si è spento il cervello, lo denuncerò"

Facchinetti aggredito da McGregor

Il racconto di Francesco Facchinetti, aggredito a suo dire senza motivo da Conor McGregor durante una festa in un hotel di Roma.

Francesco Facchinetti ha fornito un racconto dettagliato di quanto successo nella notte tra sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021, quando Conor McGregor gli avrebbe tirato un pugno che gli è costato la rottura del labbro in più punti e una prognosi temporanea di sedici giorni.

Facchinetti aggredito da McGregor: il suo racconto

Intervistato dal Corriere della Sera, il produttore milanese ha spiegato che quella notte si trovava a Roma per la prima di Time is Up in cui recitano due tra gli artisti che segue, Benjamin Mascolo e Bella Thorne. Il campione di MMA, che invece era nella Capitale per il battesimo del figlio, ha invitato i due ragazzi e i loro amici a prendere parte ad una festa al St. Regis Hotel.

Essendo anche lui un suo fan, si è recato anch’egli alla festa e ha iniziato a dialogare con lui. “Una bellissima serata”, fino a quando “a Conor è proprio andato off il cervello, mi ha tirato un pugno in faccia e mi sono ritrovato dall’altra parte della stanza, sotto choc come tutte le persone che erano con me“.

Facchinetti aggredito da McGregor, il racconto: “Voglio denunciarlo e fermarlo”

L’aggressione, secondo quanto raccontato, non è avvenuta per nessun particolare motivo né è stata preceduta da una discussione o una lite: “Lui non voleva tirare un pugno a me, semplicemente ad un certo punto voleva tirare un pugno e il caso ha voluto fossi lì io. Ma poteva esserci mia moglie, Bella, chiunque altro, sarebbe stato lo stesso“.

Sconvolto dal repentino cambio di atteggiamento, Facchinetti non ha voluto dire nulla sull’eventuale uso di droghe fatto da McGregor. La comitiva è stata poi fatta uscire dalla stanza dalle guardie che “ci hanno fatto capire che sarebbe stato meglio non dire niente di quanto successo“. Inizialmente lui stesso aveva pensato di far così, ma poi Benji gli ha fatto capire quanto una persona così sia pericolosa e lo ha fatto riflettere sul fatto che se non denunciasse Conor, egli potrebbe fare la stessa cosa con altri.

Ora sto capendo con i miei avvocati come procedere, voglio fermarlo perché è pericoloso e ha infranto anche la prima regola dei lottatori, che è non usare le mani fuori dal ring“, ha concluso.