Giovedì 4 dicembre il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ascolterà i genitori della cosiddetta “famiglia nel bosco”, i cui tre figli sono stati collocati in una casa famiglia a seguito di un’ordinanza dello scorso 20 novembre.
Famiglia nel bosco, ricorso e nuovi presupposti per il rientro dei minori
Il ricorso presentato dai legali si basa su sei punti principali: diritto all’assistenza linguistica, sicurezza e idoneità dell’abitazione, gestione degli esami medici, percorso di istruzione, socialità dei bambini e esposizione mediatica.
La coppia ha accettato lo scorso 29 novembre una casa offerta da un imprenditore di Ortona, un casolare nel bosco, come soluzione temporanea per risolvere criticità igienico-sanitarie.
Secondo gli avvocati, questo intervento elimina le criticità che avevano portato all’allontanamento dei minori. La difesa sottolinea inoltre che i bambini mantengono contatti sociali regolari, seguono un percorso di istruzione parentale valido e non sono stati esposti in maniera dannosa ai media.
Papà Nathan, accolto nella nuova abitazione insieme ai membri della famiglia che l’ha messa a disposizione, ha mostrato apertura e disponibilità al dialogo, rafforzando la speranza di un ricongiungimento rapido con i figli.
Famiglia nel bosco, genitori convocati in Tribunale all’Aquila giovedì 4 dicembre
Nathan e Catherine, i genitori della cosiddetta “famiglia nel bosco” di Palmoli, sono stati convocati dal Tribunale per i minorenni dell’Aquila per giovedì 4 dicembre. All’udienza saranno presenti anche gli avvocati della coppia, Marco Femminella e Danila Solinas, che nei giorni scorsi hanno presentato un ricorso alla Corte d’Appello dell’Aquila chiedendo il ritorno dei bambini con i genitori.
I tre figli, collocati in una casa famiglia a seguito dell’ordinanza del 20 novembre, potrebbero presto essere riaffidati alla famiglia qualora il Tribunale ritenesse venuti meno i motivi che avevano determinato l’allontanamento. La presenza degli avvocati punta a sollecitare un intervento rapido, prima della discussione formale del ricorso, per ridurre il disagio emotivo dei minori e dei genitori.